L’Italia resterà in zona bianca anche per la prossima settimana, ad esclusione della Sicilia dove permangono dati da zona gialla anche dal prossimo lunedì 6 settembre: i dati giunti in Cabina di regia questa mattina, forniti come sempre dal monitoraggio Iss-Ministero della Salute, mostrano un calo generale della pressione Covid sia sull’indice Rt (scende sotto quota 1 a 0.97), sia sull’incidenza (a 74 su 100 mila abitanti), mentre crescono di poco quelli sui ricoveri e le terapie intensive.
Non ci sarà però alcuna nuova ordinanza del Ministro Speranza, dato che le soglie comunque in aumento in alcune Regioni – Sardegna e Calabria, su tutte – non porteranno ad alcuna altra zona gialla nella prossima settimana. Le 17 Regioni a rischio moderato secondo i dati analizzati in Cabina di regia restano Sicilia, Veneto, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Trento e Bolzano; le 4 a rischio basso invece sono Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta.
CABINA DI REGIA: CHI RISCHIA LA ZONA GIALLA
Sono però i dati epidemiologici sui ricoveri a stabilire i reali rischi per un passaggio in zona gialla magari già tra due settimane (il 13 settembre): se la Sicilia si conferma purtroppo con incidenze alte sul fronte ospedalizzazioni – 22,5% in area medica (la soglia è al 15%) e 13,9% in terapia intensiva (limite è 10%) – la Sardegna si avvicina al limite fissato per il cambio di fascia di rischio. 15% in area medica e intensive sopra il limite al 13,2%: dati simili per la Calabria, che resta in zona bianca con però il 16,8% di posti letto ordinari occupati e l’8,9% di terapie intensive piene. Vicine al limite per le terapie intensive anche Marche (9,6%) e Toscana (9,5%), ma con dati più bassi sui ricoveri: ricordiamo che per il passaggio in zona gialla occorrono entrambi i limiti superati contemporaneamente. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ieri in conferenza stampa con il Premier Draghi, ha commentato i risultati positivi della limitazione alla variante Delta rispetto alle precedenti ondate di Covid-19: «78milioni di somministrazioni vaccinali, la campagna funziona ed evita il peggioramento della situazione epidemiologica. Riusciremo a raggiungere l’80% entro fine settembre».