La Regione Campania passa in zona gialla, la Valle D’Aosta in zona arancione. Le indiscrezioni sulla cabina di regia ora hanno assunto i caratteri dell’ufficialità, perché il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che porterà queste due regioni al cambio di colore, rispettivamente da zona bianca e zona gialla. Tale ordinanza è stata firmata alla luce dei nuovi dati emersi dal monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con ministero della Salute e Regioni.
Per quanto riguarda la Valle D’Aosta, il passaggio in zona arancione è legato all’aumento del contagio, ma soprattutto ai dati delle ospedalizzazioni relativo agli ultimi giorni. La situazione è delicata: qui si registra l’incidenza più alta di positivi, che tocca il valore di 3.087,3 casi per 100mila abitanti. Ma detiene anche un altro “primato”, che riguarda l’occupazione dei posti letto per pazienti Covid nei reparti di area non critica: è salita al 53,5%. (agg. di Silvana Palazzo)
VALLE D’AOSTA IN ZONA ARANCIONE
Per il momento dovrebbe essere solo la Valle d’Aosta ad entrare in zona arancione da lunedì 17 gennaio: la Cabina di regia anti-Covid, ricevuta stamane la bozza del monitoraggio Iss, in giornata ordinerà i nuovi cambi di colore delle Regioni, con le rispettive ordinanze siglate dal Ministro della Salute Roberto Speranza.
La curva dei contagi sembra flettersi lievemente, mentre crescono i tassi di occupazione delle ospedalizzazioni: terapie intensive occupate al 17,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio) contro il 15,4% del 6 gennaio, mentre il tasso di occupazione in aree mediche raggiunge quota 27,1% (contro il 21,6% di una settimana fa). L’incidenza dei contagi su 100mila abitanti sale alla cifra “monstre” di 1988 mentre l’indice di contagio Rt si alza all’1,56%. Con questi nuovi dati, la situazione delle singole Regioni vede – se tutto verrà confermato nel pomeriggio – la VdA unica destinata al passaggio in arancione avendo superato le soglie previste dal Decreto Covid (20% terapie intensive e 30% ricoveri): nello specifico, le rianimazioni in Valle sono al 21,2% mentre è la Regione con il tasso di ricoveri più alto d’Italia, ben il 53,3%, a causa della forte contagiosità della variante Omicron del Covid-19.
CABINA DI REGIA: CHI SALVO, CHI NO
Dovrebbero invece essere “salve” dal passaggio in arancione in extemis le seguenti Regioni: Lombardia, Piemonte, Calabria, Liguria, Sicilia. Grazie alle terapie intensive aperte con l’ospedale Covid in Fiera Milano, la Lombardia dovrebbe mantenere la zona gialla almeno per la prossima settimane (16,8% rianimazioni, 33% ricoveri); così anche per il Piemonte che resta in giallo grazie ai 970 posti letto in area medica aggiunti ai 5.824 già disponibili fa scendere il tasso al 28,4%, con le terapie intensive invece oltre soglia al 23,3%. Salva la Calabria (38,7% ricoveri, 17,5% terapie), la Sicilia (33,9%, 19,4%) e pure la Liguria (37,2%, 17,7%): entra in zona gialla invece la Regione Campania con le soglie superate che segnano 25,5% di ricoveri e 10,6% per le terapie intensive; in bilico ma ancora in zona bianca dovrebbero rimanere Puglia, Umbria, Sardegna, Basilicata e Molise. In termini di regole, zona bianca e gialla non hanno distinzioni mentre in zona arancione a chi è senza Green Pass base (vaccino, guarito, tampone negativo) sarà impedito di uscire dal proprio Comune, mentre senza Super Green Pass è vietato l’accesso ai centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
CAMBIA IL CALCOLO DEI RICOVERI
Ultimo capitolo che tocca evidentemente anche la Cabina di regia è la discussione che si sta tenendo in queste ore circa la possibilità di modificare le “norme” per stilare bollettini e monitoraggi: mentre è atteso in giornata l’incontro tra Cts e Regioni per valutare le proposte avanzate da Lombardia e Piemonte (asintomatici fuori da conteggio casi e distinzione tra ricoverati con o per Covid), la circolare del Ministero della Salute uscita stamani dà parziale ragione alle richieste dei territori, anche in forza degli importanti risultati dell’ultimo report Fiaso (34% positivi ricoverati non soffrono di Covid ma hanno altre patologie): «I pazienti ricoverati in ospedale per cause diverse dal Covid che risultino positivi ai test per il virus SasrCoV2, ma asintomatici, qualora assegnati in isolamento al reparto di afferenza della patologia, saranno conteggiati come ‘caso’ Covid ma non saranno conteggiati tra i ricoveri dell’Area Medica Covid». Inevitabile come nelle prossime settimane questo nuovo “calcolo” possa far rivedere i numeri delle singole Regioni che portano a cambi di colore: come fa giustamente notare la Regione Piemonte, «Qualora il ministero della Salute dovesse accogliere questo nuovo conteggio e modificare le modalità di calcolo del tasso di occupazione dei posti letto Covid, escludendo i positivi ma ricoverati per altre patologie, tutte le Regioni ne beneficerebbero in termini di livello di rischio e di cambi di colore».