Il filosofo Massimo Cacciari ha fatto la terza dose di vaccino covid. Ad annunciarlo è stato il quotidiano Il Gazzettino, svelando che ieri, 10 gennaio, l’ex sindaco di Venezia si è messo in fila per sottoporsi al richiamo nel capoluogo veneto. Il giornale ha riportato anche i commenti dello stesso Massimo Cacciari, che ha spiegato: «Chi può vada a vaccinarsi. Chi non è d’accordo, ci vada lo stesso, perché queste sono le leggi e finché non si ha la forza di cambiarle, bisogna rispettarle».



Quindi ha aggiunto e concluso: «Non c’è nessun caso! Ho fatto il vaccino. Sei costretto a farlo, alle leggi si obbedisce. I filosofi obbediscono alle leggi, anche quando le ritengono totalmente folli. Socrate insegna. Si cerca di far capire l’insensatezza di una legge, si cerca di modificarla. Ma se non riesci a cambiarla, la rispetti. I vaccini vanno fatti, per carità, e hanno avuto effetti positivi. Ma perché questo accanimento? Perché non ci dicono quali sono i termini per uscire dall’emergenza?». Massimo Cacciari è stato spesso e volentieri ospite in tv negli ultimi mesi, esternando i propri dubbi non tanto nei confronti dei vaccini, quanto delle misure di restrizione introdotte dal governo, come ad esempio il green pass, quindi verso lo stato di emergenza e in generale verso un accanimento, come spiegato lui stesso più sopra, nei confronti dell’ala no vax e dei medici che hanno teorie differenti da quelli più noti.



CACCIARI E LA FONDAZIONE DUPRE CON MATTEI, FRECCERO, AGAMBEN E BIZZARI

Insieme a Ugo Mattei, Carlo Freccero, Giorgio Agamben e Mariano Bizzari, tutti personaggi di spicco dichiaratamente anti green pass, Cacciari ha fondato lo scorso dicembre la Commissione DuPre, Dubbio e Precauzione, think tank nato con l’obiettivo di «tutelare la libertà e i diritti umani nell’ambito delle leggi internazionali, riflettendo sui temi di dubbio e precauzione».

Mattei, docente universitario, in occasione di una manifestazione organizzata negli scorsi giorni a Torino da DuPre, aveva proposto di aprire un nuovo Comitato di liberazione nazionale: «Dedico questa piccola lezione di diritto costituzionale ai miei studenti, che probabilmente non vedrò più. Farò quello che hanno fatto i miei 12 colleghi, maestri e professori universitari che nel 1931 hanno rifiutato il giuramento al fascismo. Io non lo farò al Green pass».