Massimo Cacciari non ha mai fatto mistero dei suoi dubbi e delle sue perplessità in merito al green pass e all’eventuale introduzione dell’obbligo vaccinale. Ne ha parlato anche ieri a Quarta Repubblica: «Tutto va bene perché c’è un’emergenza sanitaria? Tutti a sollecitare meccanismi autoritari, come sostanzialmente è l’obbligo di vaccinazione». Il filosofo ha confermato che il governo può imporre un trattamento sanitario, ma il punto della discussione è un altro. «Se ne discute la legittimità in chiave culturale, etica e politica». Quel che bisogna chiedersi, secondo Cacciari, è se l’obbligo vaccinale vada accettato perché c’è un’emergenza sanitaria. «È lecito chiedere in base a quali criteri cesserà lo stato d’emergenza? Finirà quando non c’è più un malato in terapia intensiva o quando nessuno ha più di 37,5 di febbre?».



Da qui la sua critica a coloro che sollecitano «meccanismi autoritari, come sostanzialmente è l’obbligo di vaccinazione». Quindi, ha proseguito: «Ma scherziamo? Ai virologi non frega nulla delle derive culturali e politiche di questa società?». Per Massimo Cacciari «la forma a volte fa sostanza». Il filosofo ha fatto l’esempio di un’espressione che viene usata: «Stanare chi non si vaccina. Ma ci rendiamo conto?».



“OBBLIGO VACCINALE? ALMENO SPARISCE IPOCRISIA…”

Dunque, tornando all’obbligo vaccinale, ha ribadito: «Se arriva, bene: almeno sparisce l’ipocrisia. Mi arrivano centinaia di mail al giorno di medici e scienziati che mi danno ragione e mi dicono che non possono parlare». Secondo Cacciari, questi sono provvedimenti che dovrebbero inserirsi in un quadro in cui «deve essere sempre garantito il rispetto della dignità della persona, la giurisdizione indica che la persona sia perfettamente informata». Quindi, si chiede se si possa dire davvero che le persone siano state informate correttamente sui vaccini e le loro conseguenze. «Non c’è dubbio che i vaccini siano utili, ma questo non basta per dire che siamo correttamente informati».



Oltre a ribadire che non c’è alcuna situazione priva di rischi e che le case farmaceutiche non conoscono le conseguenze e medio e lungo termine dei vaccini, Cacciari si è chiesto come in virtù di ciò si possa imporre il green pass. «Siamo già arrivati al 70-80% della popolazione vaccinata, si continui così», quindi convincendo gli italiani. Bisognerebbe invece escludere i giovani per Cacciari: «Quando siamo arrivati a vaccinare tutta la popolazione sopra i 40-50 anni, che bisogno c’è di vaccinare gli adolescenti, che non corrono alcun rischio reale?».