L’alleanza di Matteo Salvini con gli altri sovranisti europei e la sua permanenza nel governo Draghi è «una contraddizione politico-culturale evidente» per Massimo Cacciari, ma non è neppure sorprendente. «Non ha cambiato idea negli ultimi minuti, quindi se Letta riteneva inconciliabile con Salvini poteva fare a meno di farci parte». Così il filosofo ed ex sindaco di Venezia a Stasera Italia in merito al rapporto tra Lega e Pd nella maggioranza. «È molto semplice, non capisco cosa voglia Letta francamente, che esca dal governo se non gli va bene Salvini». Altrettanto duro è stato nell’analisi in relazione alla crisi M5s. «Se esplodono, non c’è nessuna prospettiva al mondo che un’intesa Pd-M5s possa realizzarsi, quindi è certo come la morte che vinca la destra alle prossime elezioni politiche». Ed è questo che preoccuperebbe in realtà il segretario del Pd: «Non tiri fuori le palle su Salvini». Tra l’altro la scelta di Salvini è di facile comprensione: «Lui ha capito che non andrà mai al governo se è antieuropeista, c’è una proibizione in qualsiasi grandi paese europeo a formare governi sovranisti. Lo avrà capito, non è scemo». Quindi, è una questione di voti: «Il problema è che deve andare in cerca di voti, come la Meloni, quindi deve accedere a settori dell’opinione pubblica. Non va da Orban per fare governi, ma per prendere voti in Italia».



CACCIARI SU CRISI M5S: “A QUALCUNO INTERESSA?”

Ma la scena politica italiana è caratterizzata anche dalle tensioni nel MoVimento 5 Stelle con il duro scontro tra Beppe Grillo e l’ex premier Giuseppe Conte. «Mi permetta di esprimere il totale sconforto a parlare di queste cose in una situazione in cui i partiti che dovrebbero impegnarsi fino in fondo per gestire un piano straordinario di centinaia di migliaia di debiti che ci sono concessi, quindi come ritornarci e pagarli, occuparsi delle priorità come scuola e sanità… Questi partiti post ideologici sono post tutto, post idee e progetti. Invece di discutere di queste cose, stiamo discutendo dello Statuto dei Cinque Stelle». A Stasera Italia, dunque, il filosofo e politico si lascia andare ad uno sfogo: «Ma qualcuno in Italia è interessato a questo? Lo conoscete? Io sono allibito. Si metteranno d’accordo, perché non essendo suicidi, sanno bene che chiunque voglia rompere perde automaticamente i gruppi parlamentari, che a casa non andranno mai. O si suicidano o trovano un accordo perdendo la faccia entrambi, ma questo problema non interessa a nessun italiano». Infine, sulle elezioni amministrative di Roma: «Se il Pd non dovesse arrivare al ballottaggio, la prospettiva di un’intesa con M5s precipita. Letta non ce la farebbe più a perseguire la sua strada, quindi aspettiamo le amministrative di Roma».

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