“LA CRISI DELLA CHIESA È IN REALTÀ DEL MONDO”: L’ALLARME DEL FILOSOFO CACCIARI CON L’INIZIO DEL GIUBILEO
La salvezza dell’umanità annunciata dal cristianesimo con il Natale e la Pasqua del Signore verrà comunicata al mondo intero attraverso questo lungo Giubileo della speranza al via oggi in Vaticano con l’apertura della Porta Santa: intervistato dal “Corriere della Sera” è il filosofo Massimo Cacciari a lanciare l’allarme, da uomo di cultura laico, sul pericolo di scristianizzazione che alberga in profondità nel mondo che si prepara ad accogliere l’Anno Santo 2025.
Un annuncio di gioia, di giubilo, con un mondo invece che tragicamente sembra non voler più ascoltare l’invito della Chiesa: secondo Cacciari, il problema vero di oggi non è la secolarizzazione (o almeno, non solo), ma il fatto che vi è in corso una lunga scristianizzazione. Il tema non è tanto credere che Gesù e Dio esistano (lui ad esempio si dice ancora agnostico in questo senso, ndr) ma l’ascolto delle parole e dei valori pronunciati dalla notte dei tempi con il cristianesimo: le guerre, le violenze, i soprusi e gli egoismi del mondo raccontano della gente che «non ascolta più le parole di Gesù». Alla cultura, alla politica, alla società intera, l’invito della Chiesa di Cristo non viene più ascoltato e questo è un dramma profondo, avverte ancora Cacciari al “Corriere”.
LA LOTTA DEI PAPI CONTRO LA SCRISTIANIZZAZIONE E LA SPERANZA ‘OLTRE’ GLI ALLARMI
Il gesto di apertura della Porta Santa oggi con Papa Francesco è un gesto enorme, dal profondo significato, specie perché giunge appena dopo il rifiuto del Santo Padre di presenziare alla «cerimonia blasfema di Notre Dame», attacca Massimo Cacciari esaltando la scelta di rimanere lontano dal potere dei potenti. Rimane però un senso di tragicità, pur con l’annuncio del Giubileo che si propone di riaffermare in cosa consista la speranza cristiana: da San Giovanni Paolo II, che combattè contro comunismo e consumismo, a Benedetto XVI che ha tentato di ricostruire il centro sacrale della cristianità davanti al secolarismo, fino a Papa Francesco che parla di periferie. Secondo Cacciari è tutto corretto e giusto, ma occorre soffermarsi anche sul dramma di un mondo che non vuole più ascoltare Cristo e i suoi insegnamenti.
Guardando però all’apertura del Giubileo 2025 oggi in San Pietro con Papa Francesco i cristiani riscoprono il senso dell’annuncio di Cristo, che al mondo disse «io sono la porta, chi passa attraverso di me ottiene la vita eterna». E così davanti al giusto e comprensibile allarme lanciato da uomini di cultura come Massimo Cacciari, il Giubileo “risponde” con la presenza, con l’annuncio della speranza che al Natale fino ai giorni nostri “riscopre” la certezza della vittoria originaria contro la morte e il peccato. La storia della salvezza è l’intera storia dell’umanità, non vi sono distinzioni per i cristiani proprio grazie alla testimonianza di vita, morte e resurrezione del Figlio di Dio venuto oggi nel mondo da duemila anni a questa parte. L’allarme esiste, la scristianizzazione pure, ma come disse Benedetto XVI, anche laddove la Chiesa dovesse essere minoranza, là Dio interviene e opera per ridare slancio all’iniziativa libera umana.