Massimo Cacciari rinfaccia ad Alessandro Sallusti lo sfogo durante il collegamento a Non è l’Arena, durante il quale ha definito il Cremlino un «palazzo di merda». Nella puntata di ieri di Otto e Mezzo il direttore del quotidiano Libero ha ribadito l’espressione forte, perché in quel luogo si sono decise le più grandi tragedie dell’umanità. Ma il filosofo, sollecitato da Giovanni Floris, conduttore temporaneo del programma di Lilli Gruber, ha inizialmente sbuffato: «Non posso fare la storia del Cremlino, abbia pazienza».



Quando Giovanni Floris ha chiesto cosa intendesse dire, il professore se l’è presa col conduttore: «Cosa vuole che intenda?! Quello che dico! Immaginate voi! Una persona poco più che analfabeta dovrebbe sapere cos’è il Cremlino, lì c’è stata Caterina la Grande. C’è stato Stalin? Sì come a Berlino c’è stato Hitler e a Roma Mussolini, non per questo Palazzo Chigi diventa di merda!».



CACCIARI “DEVO DISCUTERE DI RUSSIA CON SALLUSTI?”

Alessandro Sallusti ha così interrotto Massimo Cacciari, insistendo sul fatto che di fronte alla guerra in Ucraina non si può pensare ad esaltare l’architettura del Cremlino. Un’affermazione che ha fatto andare su tutte le furie il filosofo: «E allora parli lei! Per l’amor di Dio, cosa volete che discuta con Sallusti di cosa rappresenta la Russia!». Non si è fatta desiderare né attendere la replica del direttore di Libero: «Non siamo a un convegno di storia». Altrettanto duro era stato Cacciari a Otto e Mezzo in merito alla vicenda dei servizi segreti e la lista dei presunti filoputiniani, pubblicata dal Corriere della Sera. «Gravissimo che i servizi segreti, mossi da qualcuno, abbiano redatto questo report». Quindi, il professore Massimo Cacciari ha ribadito la sua posizione: «È grave che il governo faccia indagini su chi non è d’accordo con lui! Abbiamo perso la sinderesi».

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