Un anziano cacciatore è stato sequestrato per due ore e minacciato nelle campagne di Ficarra, in provincia di Messina, per avere sparato a un maiale, uccidendolo. La notizia che giunge dalla Sicilia viene riportata sulle colonne dell’agenzia di stampa “Agi”, sulle cui colonne si legge che “sono tre le misure eseguite dai carabinieri di Ficarra per sequestro di persona pluriaggravato, furto pluriaggravato, detenzione illegale di arma e atti persecutori aggravato”. Quali? Un arresto in carcere, un arresto ai domiciliari e un obbligo di dimora.



Questa la ricostruzione degli accadimenti: a dicembre 2021, il cacciatore, assieme a un amico, si era recato in un’area di campagna per una battuta di caccia, durante la quale i due si erano momentaneamente separati. A un certo punto, vedendo un suino che gli si stava avvicinando pericolosamente, l’uomo non ci ha pensato su due volte e ha aperto il fuoco, freddandolo e poi cominciando a eviscerarlo. In quell’istante, tuttavia, gli si sono avvicinate cinque persone, che hanno recriminato per la morte dell’animale. “Secondo quanto ricostruito dai carabinieri – si legge su Agi.it – da qui sono cominciati momenti di terrore per l’anziano, a cui sarebbero state sottratte le chiavi dell’auto e sarebbe stato imposto di prendere parte a una videochiamata con quello che è stato indicato come il proprietario del maiale ucciso che, nel corso del colloquio, avrebbe minacciato l’uomo”.



CACCIATORE SEQUESTRATO E SPEDIZIONI PUNITIVE AI SUOI DANNI: IL CLAMOROSO CASO DI FICARRA

Chiaramente, prima di essere sequestrato il cacciatore ha cercato di opporsi, ma sarebbe stato costretto a salire a bordo della propria auto insieme a una delle cinque persone e a percorrere decine di chilometri per raggiungere l’abitazione del presunto proprietario del suino, agli arresti domiciliari. “A seguire l’auto – prosegue Agi –, una vettura con a bordo le altre quattro persone. Una volta arrivati, l’anziano sarebbe stato trattenuto per circa due ore, minacciato e costretto a fornire informazioni sul proprio compagno di caccia. Una volta liberato, l’anziano ha raggiunto l’abitazione dell’amico, a cui ha raccontato tutto e scoperto che dalla sua auto era scomparso il fucile”.



Immediatamente i due hanno denunciato i fatti ai carabinieri di Ficarra, ma nelle giornate successive il presunto proprietario del maiale ucciso avrebbe iniziato a stare con il fiato sul collo ai due anziani, mediante due spedizioni punitive e con numerose telefonate tese a ottenere il risarcimento del danno. Nelle perquisizioni eseguite dai carabinieri nel corso nell’esecuzione della misura cautelare è stato trovato anche il fucile, che era stato sottratto dal mezzo.