Giungono importanti aggiornamenti circa il caso del cadavere carbonizzato rinvenuto a Cologne, in provincia di Brescia, nella giornata di ieri. In primis, è stato stabilito con certezza assoluta che il corpo non è del proprietario dell’autovettura data alle fiamme nelle campagne della Franciacorta, ma soprattutto, come scrive “Bresciaoggi”, si è arrivati all’identificazione dell’uomo a cui è stato dato fuoco: si tratta di un kosovaro di 40 anni da tempo residente in provincia di Brescia. Questo, perlomeno, è ciò che emerge dalle indagini coordinate dalla Procura di Brescia e pare che la vittima in passato sia stata coinvolta in traffici di sostanze stupefacenti.



Adesso, prosegue “Bresciaoggi”, le indagini “cercheranno di fare chiarezza sulle modalità del delitto: gli inquirenti vogliono capire se il 40enne sia stato ucciso altrove e solo successivamente trasportato a Cologne, dove poi l’auto è stata data alle fiamme”. Le prime risposte sono attese dall’autopsia che si terrà nella giornata di oggi.



CADAVERE CARBONIZZATO A COLOGNE NEL BAGAGLIAIO DI UN’AUTO: RITROVAMENTO CHOC NEL BRESCIANO

Un cadavere carbonizzato è stato rinvenuto nel bagagliaio di un’automobile avvolta dalle fiamme a Cologne, in provincia di Brescia. La notizia choc è stata confermata dagli inquirenti intervenuti sul posto: si tratta dei vigili del fuoco e degli agenti della polizia municipale, giunti nell’area di campagna tra Cologne e Palazzolo, in prossimità di via Albarello, su segnalazione di alcuni passanti al 115, che si sono imbattuti nel mezzo incendiato intorno alle 13 di ieri, lunedì 29 agosto 2022. Quando il corpo bruciato è stato trovato, in posizione fetale, è scattata l’indagine dei carabinieri per omicidio.



Stando a quanto si apprende sino a questo momento, il mezzo sarebbe intestato a un 34enne dell’Est Europa, residente in un Paese limitrofo (Rovato), mentre il cadavere carbonizzato rinvenuto a Cologne apparterrebbe a un uomo. La macchina, invece, era un Range Rover, unica cosa rimasta riconoscibile dopo la devastazione delle fiamme. I primi rilievi sono stati condotti alla presenza del magistrato di turno, Claudia Passalacqua, e, intanto, si stanno verificando le dichiarazioni di alcune persone che si trovavano a transitare per caso nel luogo dell’incendio e che avrebbero visto alcuni soggetti correre lontano dall’autoveicolo.

CADAVERE CARBONIZZATO A COLOGNE: SERVIRÀ L’AUTOPSIA PER CAPIRE DI CHI SI TRATTA

Per stabilire l’identità del cadavere carbonizzato a Cologne, sarà necessario condurre l’esame autoptico e, dopodiché eseguire il test del Dna. L’accertamento necroscopico si rivelerà propedeutico anche a chiarire se la persona sia deceduta prima di essere rinchiusa all’interno del bagagliaio della vettura data poi in pasto alle fiamme o se la sua dipartita sia giunta a seguito dell’assorbimento di fumo da parte dei suoi polmoni, mentre l’auto bruciava.

Occorre precisare che l’automobile si trovava in una stradina di campagna della Franciacorta tra i vigneti, una zona in cui non sono soliti transitare troppi mezzi, tanto che alcuni testimoni avrebbero inizialmente pensato che si trattasse di una coppia in cerca di un luogo appartato per amarsi. La realtà, invece, era ben più cruda di così: quell’auto stava per bruciare e ben presto al suo interno si sarebbe trovato un cadavere carbonizzato.