Il caffè all’olio d’oliva è una delle ultime novità introdotte sul mercato alimentare italiano. A lanciarlo è “Starbucks”, la grande catena di caffetterie mondiale, che propone in Italia una bevanda a base di olio d’oliva cotto al vapore con latte d’avena. Ad approfondire l’argomento è stato il “New York Times”, sottolineando che l’olio d’oliva è una componente salutare dei pasti, collegata a una serie di benefici per la salute, dall’abbassamento della pressione sanguigna alla riduzione delle infiammazioni. Inoltre, in quanto pilastro della dieta mediterranea, contribuisce a ridurre i rischi tumorali, a prevenire il morbo di Alzheimer e ad abbassare il pericolo di morte prematura.
Marta Guasch-Ferré, ricercatrice presso la Harvard T.H. Chan School of Public Health, ha condotto uno studio pubblicato nel 2022 che ha rilevato che le persone che consumano più di mezzo cucchiaio di olio d’oliva al giorno hanno circa il 19% di probabilità in meno di morire per malattie cardiovascolari rispetto a coloro che assumono raramente o mai l’olio d’oliva. Inoltre, una revisione di 13 studi del 2022 ha mostrato una forte associazione tra un consumo maggiore di quest’ultimo e una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e di morte per altre cause. Insomma, messa in questi termini, il caffè all’olio d’oliva potrebbe sembrare davvero un toccasana per la salute.
CAFFÈ ALL’OLIO D’OLIVA, GLI ESPERTI: “OPTARE PER L’EXTRAVERGINE O…”
Secondo l’American Heart Association, l’olio d’oliva contiene acidi grassi monoinsaturi che possono ridurre i livelli di lipoproteine a bassa densità, o LDL, talvolta denominate colesterolo cattivo, nel sangue. Inoltre, l’olio d’oliva è anche ricco di composti antiossidanti chiamati polifenoli, che possono aiutare a proteggere le cellule dai danni.
Tuttavia, come spiegato dagli esperti al “New York Times”, anche il caffe all’olio d’oliva ha le sue controindicazioni: d’altro canto, si tratta pur sempre di un grasso dal contenuto calorico elevato e, inoltre “l’esposizione dell’olio a calore estremo o a solventi chimici può degradare i polifenoli. Quindi, optate per l’olio extravergine d’oliva o per l’olio vergine d’oliva, che in genere mantiene i livelli naturali di polifenoli”.