Il caffè riserva sorprese: i maggiori consumatori nel mondo sono i finlandesi con 12 Kg pro capite l’anno. E gli italiani? Si piazzano solo al tredicesimo posto, nonostante il nostro Paese sia ritenuto la patria indiscussa dell’espresso e nonostante il prezzo della tazzina al bar da noi sia uno dei più bassi in Europa. Nei Paesi nordici, infatti, un caffè al bancone può costare fino a 3 euro, in Austria e in Germania il prezzo oscilla tra 1,75 e 1,90, in Francia 1,60, in Spagna 1,39, in Russia e in Polonia 1,50 e in Grecia e in Romania 1,30.



Come dire, insomma, che sulla materia potremmo essere meno preparati di quanto crediamo. Come dimostrano anche i tanti luoghi comuni che ancora riguardano proprio il caffè. E che gli esperti di SCA Italy, la delegazione italiana della Speciality Coffee Association, la più autorevole associazione mondiale per la promozione dell’eccellenza nel mondo del caffè, cercano di sfatare. Punto per punto.



1) L’espresso è amaro

Se troviamo un caffè troppo amaro, dobbiamo porci dubbi sulla qualità del prodotto. Meno un caffè è dolce, più contiene Robusta, una varietà in genere meno pregiata dall’Arabica. Inoltre, il sapore amaro può derivare anche da una tostatura più scura, usata a volte per coprire la scarsa qualità del caffè.

2) La moka non si lava

La credenza che sia bene non lavare mai la moka è falsa, poiché i grassi e gli oli generati dalla preparazione del caffè potrebbero rimanere troppo a lungo a contatto con le pareti della caffettiera e quindi inficiare il sapore del caffè.



3) Il caffè fa male allo stomaco

Entro certi limiti, il caffè di qualità non fa male. Ci sono poi alcune condizioni che possono facilitarne il consumo senza che la “tazzulella” provochi fastidi alla salute. Tra queste, vanno segnalati un processo di lavorazione e tostatura svolto correttamente e una prevalenza della qualità Arabica. Quest’ultima contiene infatti fino a tre volte meno caffeina delle miscele prodotte con Robusta.

4) Se lo zucchero sta a galla, il caffè è buono

La crema dell’espresso rappresenta senza dubbio un indicatore utile per la valutazione del caffè. Il fatto però che sorregga o meno lo zucchero non significa che la bevanda sia di qualità. Ciò che importa, invece, è la trama della crema, che non deve essere schiumosa né eccessiva: tenuta e consistenza devono essere invece elastiche.

5) L’espresso deve costare 1 euro

Il prezzo del caffè in Italia sconta una barriera psicologica, non è basato sul prodotto. Lo prova il fatto che in dieci anni non è mai aumentato. Intanto, però, il suo costo reale ha subìto continui rincari. Per mantenere il listino invariato, quindi, i bar sono spesso stati costretti ad abbassare la qualità o a tagliare sul personale.

6) Il caffè può essere bevuto dopo la data di scadenza

Il caffè non è eterno e la sua qualità è commisurata al tempo in cui si consuma: è dunque bene utilizzarlo il prima possibile, soprattutto se macinato, per assaporare meglio i suoi aromi. È comunque sconsigliato il consumo dopo tre mesi dalla tostatura.

7) Si conserva in frigo

Il frigo non è il luogo migliore per conservare il caffè: sebbene rallenti il processo di modificazione delle proprietà organolettiche, è infatti un ambiente umido e pieno di odori. Per preservare la miscela in modo ottimale, è invece fondamentale tenerla al riparo da aria, umidità, calore e luce. Pertanto è preferibile scegliere un luogo fresco e asciutto, privo di sbalzi di temperatura e ancora meglio in contenitori sottovuoto.

8) Dopo il caffè è consigliabile bere acqua

Sarebbe in realtà bene fare l’inverso, cioè bere acqua prima di gustare il caffè così da cancellare eventuali residui sulla lingua o nella bocca, e poter assaporare al massimo il gusto della miscela.

9) Il caffè è sempre uguale

Nel mondo vengono coltivate numerosissime tipologie di caffè, varietà che differiscono tra loro per molteplici elementi: il Paese d’origine, i metodi di lavorazione, il tipo di tostatura e di estrazione. Elementi da cui dipendono gusto e consistenza. L’impressione di un gusto uniforme è data dallo zucchero, che influenza il sapore della miscela e lo appiattisce.

10) Se sei a dieta, meglio evitarlo

Una tazzina di caffè, senza l’aggiunta di zucchero, apporta al massimo 2 calorie. Nessun pericolo di ingrassare, quindi. Al contrario, il caffè aiuta a diminuire la sensazione di fame.

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