SOSPESA CAGLIARI-NAPOLI PER QUALCHE MINUTO: PETARDI IN CAMPO, CAOS SUGLI SPALTI

Verso metà del primo tempo di Cagliari Napoli, la partita è stata sospesa per circa 7 minuti con un susseguirsi di lanci d’oggetti, petardi, cori violenti e momenti di tensione tra le due tifoserie giunte fino ala Unipol Domus per la quarta giornata di Serie A. La sempiterna “sfida” sportiva tra le due tifoserie tutt’altro che amiche questa volta è andata ben al di là degli sfottò, rischiando di far sospendere anche per più minuti il match a quel punto già in controllo degli uomini di Conte dopo il gol in avvio di capitan Di Lorenzo.



Attorno al 26esimo infatti i disordini presenti fin dall’inizio della partita hanno costretto l’arbitro La Penna a sospendere tutto visto che il fitto lancio di fumogeni, bombe carta e bottigliette stava divenendo eccessivo: non solo, uno degli steward sardi è rimasto colpito dal lancio rimanendo ferito lievemente mentre cercava di sedare gli animi sugli spalti. Ci è voluto prima l’invito del match winner fino a quel punto, poi anche il team manager del Napoli Lele Oriali, infine un drappello di giocatori di Cagliari e Napoli hanno cercato di calmare i tifosi per far riprendere la partita. Attorno al 33esimo si è potuti riprendere, con 7 minuti di sospensione e un recupero extralarge nel pomeriggio sardo.



LA RICOSTRUZIONE SU CAGLIARI-NAPOLI SOSPESA (E INTANTO L’11 DI CONTE DILAGA)

La rivalità tra le due tifoserie di Cagliari e Napoli è storica e dopo incidenti analoghi nel recente passato, lo scorso anno la trasferta ai tifosi partenopei venne vietata per motivi di ordine pubblico: per la quarta giornata di Serie A prevista oggi domenica 15 settembre 2024 invece si è scelto di tornare alla regolarità invitando tutti a calma e sobrietà. Tutto inutile dato che già uno striscione esposto dagli ultras del Napoli Calcio sulla nave diretta verso Cagliari aveva fatto infuriare la tifoseria locale, «A caccia di pecore».



I tifosi del Napoli sono stati subito invitati a togliere lo striscione e sono stati anche accompagnati scortati allo Stadio per l’inizio della partita: ma lo scontro è poi avvenuto lo stesso, con i sopracitati lanci di oggetti, fumogeni e “bombette” (tra l’altro ricordiamo che resta profondamente illegale entrare allo stadio con suddetti oggetti, anche se “regolarmente” ogni turno di campionato si assiste al lancio di petardi). Perché la 26esimo lo scontro? Semplice, perché i tifosi del Cagliari sono entrati con 20 minuti di ritardo per protesta contro la società visti gli svariati Daspo giunti nelle scorse settimane contro alcuni ultras della squadra rossoblu.

Nel secondo tempo gli animi si sono via via “distesi” anche perché nel frattempo il Napoli ha dilagato sul campo rendendo il match tutt’altro che aperto fin dal 2-0 siglato dal Kvaratskhelia al 66esimo su assist di Lukaku. È poi stato lo stesso numero 90 partenopeo a piazzare di piatto il tris facendo calare al 70 i titoli di coda a Cagliari Napoli (il poker allo scadere con l’incornata di Buongiorno), sospesa per 7 minuti ma per fortuna senza gravi ripercussioni sull’ordine pubblico. L’attenzione è ora tutta per cosa succederà dopo la fine del match, con il deflusso dei tifosi napoletani verso porto e aeroporto cagliaritano che andrà gestita al meglio dalle forze dell’ordine onde evitare scontri fuori dalla Unipol Domus.