Sono passati più di tre mesi dalla denuncia sugli abusi al parco Verde di Caivano, mossa dalle famiglie di due cuginette che hanno a lungo subito violenze da diversi ragazzi. Dopo la coraggiosa denuncia, però, le ragazzine, minorenni, sono state allontanate tanto dal comune, quanto dalle cure delle loro famiglie, affidate a strutture protette, lontane da tutti, anche dai fratelli, affidati a loro volta ai servizi sociali.



Così, la madre di una delle due vittime di Caivano, Palma, ha rivolto un appello ai giudici e al sistema sulle pagine del Mattino. “Mi sento vittima anche io“, ha spiegato, “di una situazione più grande di me. Quando ho avuto il coraggio di ribellarmi mi ha travolto portandomi via tutto ciò che avevo. Da un giorno all’altro mi sono trovata in un tunnel e ancora non riesco a vedere la luce”. Non rinnega, tuttavia, la scelta di aver denunciato gli abusi subiti dalla figlia e dalla cugina a Caivano, anche perché racconta di aver vissuto “sulla mia pelle le violenze, fisiche, sociali, morali”, ma ora a tutto questo si è aggiunta anche la violenza perpetrata da “una giustizia sorda verso i bisogni d’amore tra genitori e figli”.



La madre della vittima di Caivano: “Vorrei vedere i miei figli”

Ora Palma, dopo l’incubo degli abusi a Caivano, nutre un solo desiderio, ovvero quello di “tornare a vivere con i miei figli. Voglio ricominciare con loro, abbiamo diritto anche noi a una seconda opportunità”, ma sottolinea di essere conscia del fatto che “ci vorrà del tempo e allora aspetto con pazienza mentre dimostro a tutti che sono davvero cambiata“. Racconta, infatti, che lei stessa poco tempo fa era precipitata, a causa dell’ex compagno violento, “in un buco ancora più nero, quello dell’alcool”.



Sulla possibilità di vedere sua figlia, la madre della vittima di Caivano spiega di comprendere le ragioni del giudice e del tribunale, ma non si capacita del perché non si possano fare “degli incontri protetti in cui genitori e figli si vedono in presenta di altre persone”, concessi peraltro “pure ai carcerati”. Similmente, non capisce perché le sia impedito di vedere tutti e tre i figli, perché “capisco che ci sono ancora accertamenti in corso per la brutta storia di Caivano, ma riguardano solo una dei miei figli”. Le piacerebbe, in vista del Natale per il quale “ho messo dei soldi da parte per i regali“, di poterli “riabbracciare” e consegnarglieli.