Torna l’allarme occupazione terapie intensive in Italia, ma relegato solamente alle due regioni del sud, Sicilia e Calabria. A lanciarlo in queste ore è stato l’Altems, l’Alta Scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica, che ha fotografato una situazione critica attraverso il suo sessantaseiesimo report sul covid 19. Ne è emerso che le terapie intensive sono sovraccariche in Sicilia e Calabria, con un tasso di saturazione dei posti letto, misurato lo scorso 20 settembre, che sull’isola ha riguardo anche i ricoveri in area medica.



“L’indicatore di stress del Servizio sanitario nazionale elaborato da Altems sulla settimana (17-23 settembre) – sono le parole del direttore di Altems, Americo Cicchetti, riporta dall’agenzia Adnkronos quanto dall’edizione online di Sky Tg24 – mostra un valore medio nazionale pari a 0,31 (il massimo, pari a 1, indica l’ingresso in zona gialla), con un’incidenza media settimanale pari a 47 nuovi casi ogni 100.000 abitanti e il 77% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo vaccinale con valori differenti tra le regioni”. Anche per questa settimana è la Sicilia la regione più a rischio dell’Italia, classificata con “il rischio di soglia in zona gialla più elevato”, e “con un indice di stress pari a 0,67, un’incidenza media settimanale pari a 84 nuovi casi ogni 100.000 abitanti e il 69% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo vaccinale”.



CALABRIA E SICILIA, ALLARME TERAPIE INTENSIVE: I DATI DELLA SITUAZIONE ATTUALE

Continua ad essere a rischio anche la provincia autonoma di Bolzano, dove invece l’indice di stress è stato pari a 0.64, con “un’incidenza media settimanale pari a 77 nuovi casi ogni 100.000 abitanti e il 71% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo vaccinale”.

Secondo quanto specificato quest’oggi nel report settimanale sul monitoraggio dell’Iss, l’Istituto superiore di sanità, al momento la Calabria è la regione dove vi è il più alto tasso di occupazione di posti letto in area medica, pari al 18.5%, seguita dalla Sicilia a quota 17.3% con la Basilica al 15.4%. Per quanto riguarda le terapie intensive, invece, nella Provincia Autonoma di Bolzano il tasso è dell’11.3%, con la Sicilia a quota 10.7% e le Marche invece a 9.6%.