Dovevano tenersi il prossimo 14 febbraio, ma ormai la decisione della Regione Calabria di concerto con il Governo è giunta all’ufficialità: le nuove Elezioni Regionali si terranno il prossimo 11 aprile 2021, salvo ulteriori slittamenti per recrudescenza dell’emergenza Covid-19. «D’intesa con il presidente della Corte di appello di Catanzaro, e dopo aver sentito il presidente del Consiglio regionale, gli esponenti nazionali e locali delle varie forze politiche e gli assessori della Giunta regionale, assumo la decisione di rinviare al prossimo 11 aprile le consultazioni per l’elezione del presidente della Regione e dei consiglieri regionali della Calabria. Il relativo decreto di indizione delle elezioni è in fase di elaborazione», ha scritto sul portale della Regione il Presidente “reggente” della Calabria Nino Spirlì, in carica dopo la morte della ex Governatrice Jole Santelli lo scorso 15 ottobre 2020.



È poi sempre il vicepresidente calabro a ribadire nella nota ufficiale come «L’emergenza sanitaria che interesserà la regione nelle settimane e nei mesi a venire mi induce ad assumermi una responsabilità ulteriore per salvaguardare la salute e l’incolumità dei Calabresi. Ritengo che in momenti drammatici come questo non ci siano vincoli di sorta che possano o debbano impedire di poter decidere secondo buon senso e maturità».



LE “MOSSE” DEI PARTITI IN VISTA DELLE REGIONALI

Già a Capodanno Spirlì aveva annunciato l’intenzione di posticipare le imminenti Elezioni Regionali in Calabria per la tutt’altro che conclusa emergenza Covid-19 nella sua regione: il dialogo con il Governo aveva portato il vicepresidente di Regione a spiegare ai cittadini che negli ultimi dati del monitoraggio Iss «la Calabria ha un Rt che supera la soglia di allarme (1,09) e che è compatibile con uno scenario di tipo 2. È dunque necessario non esporre i calabresi a un grave rischio sanitario». Resta il nodo delle candidature, ancora più nel “caos” dopo il posticipo delle votazioni che ha di fatto annullato le procedure già avviate per via legale: tutte le circolari e pure il decreto del prefetto di Catanzaro che determinava i seggi e la loro assegnazione alle circoscrizioni (9 alla Nord, 8 alla Centro e 7 alla Sud). Ora servirà altro tempo per capire le singole mosse dei partiti, compreso lo “strano” caso che coinvolge l’attuale sindaco di Napoli Luigi de Magistris: «Dopo Napoli la Calabria è la mia seconda terra. Se c’è la volontà di mettere in atto un passaggio rivoluzionario, questo merita la massima e attenzione e, per quanto mi riguarda, per quello che posso fare darò sicuramente il mio contributo da uomo di giustizia», sono le parole dell’ex magistrato durante il video convegno sulla legalità organizzato da ‘Confronti a 5 stelle per il Sud’ e dal ‘Movimento La Strada”.

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