Rischia la diffida la regione Calabria. Tutta colpa della nuova ordinanza, che entrerà in vigore da oggi, e che permetterà la riapertura dei locali con tavoli esterni, leggasi bar e ristoranti, nonché dei mercati all’aperto, e infine, la ripresa dello sport individuale in “esterna”. La governatrice Jole Santelli ha voluto anticipare di fatto la Fase 2 di qualche giorno, e tale decisione ha fatto andare su tutte le furie i piani alto dell’esecutivo. Stando a quanto riferito dall’agenzia Adnkronos, il governo starebbe infatti valutando la diffida, come anticipa sopra, nei confronti della regione calabrese, dopo che l’ordinanza è stata oggetto di discussione del Cdm che si è tenuto nella serata di ieri. La diffida è una sorta di lettera con cui il governo inviterà il presidente della regione a eliminare dalla sua ordinanza quelle misure in aperto contrasto con il Dpcm in vigore. Se la regione dovesse altresì rifiutarsi di modificare le proprie direttive, a quel punto il governo potrebbe ricorrere al Tar o alla Consulta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CALABRIA, SANTELLI “BRUCIA” LA FASE 2: RIAPERTI BAR E RISTORANTI
La Calabria “brucia” la fase 2 e riapre. E non solo il 4 maggio, ma già giovedì 30 aprile saranno aperte le attività commerciali indicate dal DPCM del Governo, con alcune annotazioni importanti. E’ stato dato infatti il via libera anche a bar e ristoranti, che nelle intenzioni del Governo dovrebbero riaprire solo dal 1 giugno, e invece da oggi in Calabria sarà possibile servire ai tavoli dei locali ma solo all’aperto. “E’ consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto.” Questo si legge nell’ordinanza, con la presidente della Regione Jole Santelli che ha parlato con grande entusiasmo delle misure intraprese: “L’ordinanza prevede misure nuove, al pari di altre regioni e alcune uniche sul territorio nazionale; tutte parlano il linguaggio della fiducia. Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo”.
FASE 2, CALABRIA RIAPRE: SCONTRO COL GOVERNO?
La decisione di bruciare le tappe e far partire subito la fase 2, peraltro in maniera più “massiccia” rispetto a quanto ipotizzato dal Governo, potrebbe portare a un duro scontro con l’esecutivo. Il gruppo Pd nel consiglio regionale della Calabria ha aspramente censurato l’iniziativa: “L’ordinanza appena pubblicata dalla Presidente Santelli ci lascia senza parole: è del tutto fuori da ogni logica e, anticipando senza una ragione, le disposizioni nazionali che entreranno in vigore il 4 maggio, dimentica ogni senso di responsabilità istituzionale. Se, in violazione di norme sanitarie nazionali, ripartiranno i contagi in quei bar o ristoranti che aprono (tra l’altro senza linee guida nazionali), quelle persone avranno tutto il diritto di chiedere i danni alla Regione.” Se qualcuno si ammalasse in questi giorni potrebbe dunque chiedere i danni alle regioni? Il test Calabria rischia di essere un momento cruciale per uscire dal lockdown, la presidente Santelli spara alto riaprendo anche i mercati all’aperto, pur mantenendo il rispetto delle distanze interpersonali e l’uso delle mascherine e guanti. Si attende anche una reazione ufficiale da parte del Governo, magari dalla vivavoce di Conte, col Consiglio dei Ministri impegnato in seduta notturna.