I calciatori del Marocco invitano alla conversione all’Islam attraverso i social. A poche ore dalla disputa della semifinale dei Mondiali Qatar 2022 contro la Francia, in quello che può essere considerato quasi una sorta di derby tra i due Paesi, come insegna la storia, due giocatori della Nazionale nordafricana hanno fatto parlare di loro: si tratta di Zakaria Aboukhal e Abdelhamid Sabiri. Questi ultimi, dopo il successo agli ottavi di finale contro la Spagna, hanno avviato una diretta online in cui ringraziavano Allah, esortando calorosamente gli spettatori ad abbracciare la loro religione: “Convertiti all’Islam, passa dalla parte dei buoni. Abbraccia la pace!”.

Un messaggio di conversione, quello lanciato dai calciatori del Marocco, ai quali si è aggiunta anche una fotografia di Aboukhal e Sabiri con Ilias Chair, scattata negli spogliatoi dopo l’incredibile vittoria per 1-0 contro il Portogallo ai quarti di finale della Coppa del Mondo: online li si vede in posa mentre allungano il loro dito indice destro, un segno connesso alla Shahada, per mezzo del quale i musulmani dichiarano di credere in un solo e unico Dio e nella missione profetica di Maometto.

CALCIATORI DEL MAROCCO INVITANO ALLA CONVERSIONE ALL’ISLAM IN UNA DIRETTA SOCIAL

I tre calciatori del Marocco che hanno fatto riferimenti all’Islam e hanno caldeggiato la conversione sono il tesserato della Sampdoria Sabiri (dotato di passaporto tedesco), Aboukhlal (nativo olandese) e Chair (originario del Belgio). Si tratta di uomini nati in Europa e questa, scrive il quotidiano “Libero”, è “una testimonianza palese dei sentimenti che vivono gli immigrati di prima, seconda e terza generazione nelle nostre città”.

Basti pensare che anche il ct marocchino Regragui è venuto alla luce in Francia da genitori marocchini e, ora, si ritrova con il cuore diviso a metà: “Siamo in missione – ha asserito –. Abbiamo un’opportunità, non voglio sprecarla. Non voglio aspettare 40 anni. Ci sono momenti in cui devi segnare il tuo territorio, ora è il momento”. Non ha parlato di conversione all’Islam come hanno fatto alcuni calciatori del “suo” Marocco, ma il messaggio è fondamentalmente lo stesso: la sua Nazionale, con Allah al suo fianco, non ha paura.