Mourinho non sa stare senza calcio. Lo dice lui stesso, spiegando il motivo della sua presenza a Costanza, dove ha assistito alla partita della nazionale romena contro la Francia: «Quando il campionato è fermo io non posso riposare: non riesco a stare senza calcio». Il match finisce con un pareggio, «una partita brutta, anzi, bruttissima – commenta il portoghese -. La Romania si è difesa…con 4 portieri e 7 difensori». Chivu e Vieira osservati speciali, quest’ultimo rimedia anche un fastidio al polpaccio la cui entità sarà giudicata nelle prossime ore.
Eppure c’è chi dice che il viaggio dell’allenatore neroazzurro in Romania non fosse poi così disinteressato. Gigi Becali, presidente della Staua Bucares, amico da tempo del tecnico di Setubal che ha personalmente invitato nella sua città facendolo viaggiare sul suo aereo privato, ha infatti confermato che la visita di Mou aveva come scopo quello di visionare Radoi, 27enne capitano del club romeno, in campo sabato assieme a Chivu con la nazionale. E assieme a Chivu lo vorrebbe pure Mourinho nella difesa dell’Inter: «In estate la trattativa era partita da 15 milioni e non è stata conclusa – dice il presidente della Steaua -, ma per il modo in cui Mourinho vede il calcio sono sicuro che tornerà a chiedere ai dirigenti Radoi perchè vuole giocare con lui e Chivu in mezzo alla difesa».
Di tutt’altro avviso è lo Special One: «Ero interessato a Radoi la scorsa estate, ma poi l’Inter ha risolto il problema difensivo con i rientri degli infortunati. Becali è simpatico, ma non sono venuto per comprare nessuno della Steaua: i trenta giocatori di valore che ho all’Inter mi bastano». Eppure Becali è convinto: «Credo che Mirel andrà all’Inter quest’inverno o al più tardi la prossima estate. A Josè ha fatto un’ottima impressione e adesso tutto dipende dal ragazzo. Quanto costa? Tra gli 11 e i 13 milioni». Effettivamente il portoghese si è intrattenuto per parlare a lungo, circa una mezz’ora, con il difensore rumeno, appartato, lontano da occhi indiscreti. Ma è anche vero che anche a luglio il presidente della Steaua fece le medesime dichiarazioni ma poi non se ne fece niente.