Solo 3 calciatori che giocano in Serie A sono stati nominati tra i 30 che si contenderano il pallone d’oro. Sono il portire della Juventus, Gianluigi Buffon, la stella dell’Inter, Zlatan Ibrahimovic e il trascinatore del MIlan, Kakà. L’unico italiano, oltre al portiere dei bianconeri, è la punta del Bayern Monaco, Luca Toni. Una miseria, se si pensa che la Liga e la Premier League schierano ognuna 11 giocatori e che tra i club il Real Madrid presenta 5 pretendenti (Casillas, Pepe, Sergio Ramos, Van del Vaart e Van Nistelrooy), il Manchester 4 (Cristiano Ronaldo, Rooney, Van der Sar e Vidic), il Barcellona e il Chelsea 3 (Eto’o, Messi e Xavi per i blaugrana, Ballack, Drogba e Lampard per i londinesi). Il premio, organizzato dalla rivista France Football, verrà asseganto il 2 dicembre a Parigi e per molti è già tra le mani di Cristiano Ronaldo, stella del Manchester campione d’Europa.
Egemonia spagnola – Oltre al Real, mattatore di nomination, la Spagna, complice della vittoria nell’europeo, verrà rappresentata da 7 giocatori, seguita da Inghiltarra e Olanda (3), Italia, Portogallo, Argentina, Francia e Russia (2). A sorpresa un solo brasiliano (Kakà) è tra i primi 30. Questa è l’ennesima dimostrazione che il calcio italiano e il nostro campionato è in calo, almeno nella considerazione dei giudici, anche sono lontani il trionfo Mondiale e la conseguente vittoria del Pallone d’Oro da parte di Cannavaro nel 2006 e quella del milanista Kakà lo scorso anno.
Sorprese – Fanno discutere alcune scelte: innanzitutto, l’esclusione di Cannavaro in favore del meno esperto e “campione”, nonché compagno di reparto nel Real Pepe, poi l’esclusione di giocatori come Pirlo o De Rossi tra i centrocampisti, mentre c’è il bravo ma non certo particolarmente talentuoso Senna. Inspiegabile poi la candidatura di Van der Saar (lo ricordate alla Juve?): in europa ci sarano almeno 10 portieri più forti. Ma si sa, per ambire al pallone d’oro, bisogno aver vinto una competizione internazionale, e le nomination di Senna e Van der Saar sono figlie proprio dei trionfi di Spagna e Manchester.