A Genova è la settimana di Thiago Motta. Preziosi, che l’ha fortemente voluto, se lo coccola per bene mentre i tifosi, che lo hanno potuto vedere all’opera per 80′, contro il Siena, aspettano fiduciosi la gara di domenica. Ma domenica c’è l’Inter, e come dice lo stesso brasiliano, in un’intervista rilasciata a Il Secolo XIX:«Non si può nemmeno parlare dei giocatori forti dell’Inter uno per uno, altrimenti passano venti minuti. Un gruppo di livello, hanno fisico e tecnica. Sono tra i grandi del mondo. Mourinho è un allenatore intelligente, che sa trarre il massimo dai suoi giocatori. Bravo anche psicologicamente». E proprio il club di Moratti, oltre ad altre big come Milan e Juve, avevano cercato in passato di arrivare al centrocampista: «Mi hanno cercato, era una situazione difficile con il Barca, avevo ancora un anno di contratto e non si è trovato l’accordo. Ma non esistono rimpianti, io sono contento qui a Genova». Si, perchè dopo otto stagioni in blaugrana, ecco l’arrivo a Genova e l’esordio con il Siena: «E’andata bene, meglio di quanto sperassi, dopo essere stato a lungo fermo. Chiaramente qualcosa manca, non sono al 100 per cento ma gradatamente crescerò, fino ai 90 minuti ad alto ritmo».



Thiago è un centrocampista eclettico, capace di rivestire più ruoli. Ma l’assenza forzata di Milanetto lo obbligherà al ruolo di regista: «Un giocatore nuovo deve adattarsi a tutto e io ho giocato in più posti, ma quel ruolo mi piace, così come il sistema di gioco che adottiamo. Poi, al Barcellona ho fatto anche il difensore sinistro. L’importante è capire ciò che chiede l’allenatore, sapere quale lavoro serve e…lavorare».

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