Tra i protagonisti di quest’ottimo avvio del Grifone c’è sicuramento Domenico Criscito, classe ’86, difensore del Genoa e della Nazionale Under 21. Abbiamo chiacchierato con lui  della sua esperienza in rossoblu, dei suoi obiettivi e di tanto altro ancora. E, soprattuto, della sfida di domenica contro l’Inter.



Stai entrando nell’ottica di dovertela vedere direttamente con Maicon per 90 minuti, e che questa potrebbe essere una delle chiavi della partita?

Maicon oggi come oggi è il miglior terzino destro al mondo. E’ un grande giocatore, riesce sempre ad arrivare sotto porta e ha spesso occasioni da gol importanti o comunque le crea facendo assist, spinge tanto e difende tanto, è un giocatore assolutamente completo.



Qual’è invece la tua posizione ideale, preferisci giocare da centrale, esterno difensivo o esterno a centrocampo?

La posizione di esterno alla fine è uguale perchè bisogna sempre difendere e attaccare. In una difesa a tre il mio ruolo è a sinistra, è quello che preferisco. Però ho fatto anche l’esterno, mi trovo molto bene con il gioco del mister e sono tre anni che lo faccio e lo conosco praticamente a memoria.

Il Genoa al Ferraris è ancora imbattuto. In trasferta deve ancora trovare concretezza. Può essere una partita ostica come quella con l’Inter a darvi uno stimolo in più?



Noi veniamo da due vittorie consecutive, quindi andiamo a Milano con lo spirito giusto, la giusta mentalità. Nell’ultima trasferta a Firenze ci è mancata anche un po’ di fortuna, visto che Frey ha fatto un miracolo su Milito: se avesse segnato la partita sarebbe cambiata. Ora ci servono punti fuori casa, sappiamo che è una partita difficile, dobbiamo dare il massimo.

E Ibrahimovic chi lo marca?

Ibrahimovic è un grandissimo giocatore. Dipende dove giochera lui. Sicuramente è uno che fa la differenza, però l’abbiamo marcato l’anno scorso, sicuramente lo faremo anche quest’anno.

Venendo a voi, cosa ne pensi di Sokratis Papastathopoulos?

E’un ottimo giocatore. E’ dell’88, quindi è molto giovane e ha margini di miglioramento però ha già fatto vedere le sue qualità.

E’ Milito il giocatore più forte con cui hai giocato?

Diego è un giocatore fantastico, si trova sempre al momento giusto davanti alla porta e segna un sacco, non a caso negli ultimi anni è arrivato sempre in doppia cifra. Ha delle qualità fantastiche, è un giocatore completo.

Cosa ci puoi dire del caso Figuero?

Non saprei, sono problemi che riguardano lui e la società. Posso solo dire che Lucho è un grandissimo giocatore, ha avuto degli infortuni che lo hanno condizionato ma ha delle qualità eccezionali e anche l’anno scorso quando è stato chiamato in causa l’ha dimostrato.

Con Gasperini stai vivendo un’ottimo rapporto. Quanto fa la differenza l’allenatore nel calcio di oggi?

Sono tre anni che lavoro con lui, è stato l’allenatore che mi ha lanciato nel calcio che conta, devo tantissimo a lui anche perchè nel momento difficile trascorso l’anno passato a Torino lui ha avuto il coraggio di riprendermi e rilanciarmi. Gli sono molto legato, gli voglio un bene dell’anima, non so chi avrebbe fatto la stessa cosa.

A proposito di allenatori, il nuovo mister dell’Ascoli, Vincenzo Chiarenza, ha fatto anche il tuo nome tra i talenti che ha lanciato…

Con il mister nella primavera della Juventus abbiamo vinto tanto, abbiamo conquistato lo scudetto, un Viareggio più un’altra finale sempre a Viareggio. Sono stati i miei primi trofei da giovane.

Nazionale e Champions League sono tra i tuoi obiettivi?

Per ora voglio fare bene con l’Under 21, a partire dall’ Europeo. Per quanto riguarda la Champions devo dire che si, il mio sogno sarebbe quello, sentire la musichina della Champions dev’essere una cosa speciale. Quando giocavo nel settore giovanile della Juventus ho avuto l’occasione di sentirla da spettatore ed era già emozionante, immagino cosa dev’essere viverla dal campo.

Com’è negli spogliatoi questo gruppo che in campo sembra così affiatato? C’è qualcuno a cui sei particolarmente legato?

Da tre anni in particolare ho un rapporto quasi da fratello con Sculli. Siamo sempre insieme, ceniamo insieme. Il gruppo è unito, anche tornando dalle Olimpiadi ho capito subito che avemmo fatto bene, che saremmo andati molto avanti.

Leggi i voti sui giornali il giorno dopo la partita?

Ma, se quando faccio colazione c’è il giornale al bar magari li leggo, sicuramente non corro in edicola la mattina per vederli.

E non sei rimasto un po’sconcertato ultimamente da quanto sono inspiegabilmente bassi rispetto alle tue prestazioni?

Guarda, sono rimasto un po’perplesso dopo le gare con Milan e Roma, dove rasentavo il sei ma avevo fatto un’ottima partita. Però non importa, quello che conta è essere consapevoli di avere fatto una buona partita. Quello che conta è il pensiero dell’allenatore e della società, quello dei giornali conta poco.

Un’ultima curiosità, è vero che sei un appassionato di playstation?

Si, ci giochiamo in ritiro, con Milanetto in particolare.

Che però ci dicono non essere particolarmente abile…

No, non è vero, è bravo. Ma sono più forte io…