Del suo repertorio ci aveva gia’ fatto vedere il meglio: attacco ai giornalisti, polemica con dirigenti e allenatori avversari, conferenze stampa show, dopo partita con colpi di scena. Mancava solo la sfuriata contro la propria squadra, che fin’ora aveva sempre difeso anche perché, a onor del vero, l’Inter in questi primi due mesi aveva poco da farsi rimprovverare. La gara col Genoa pero’ non é piaciuta a José Mourinho. Non tanto per la prestazione in se, quanto per l’atteggiamento di alcuni giocatori che non avrebbero messo in pratica le direttive del tecnico. Che sintetizza cosi’ il suo pensiero:«Chi pensa solo a se stesso con me non gioca». Sul banco degli imputati Obinna, Balotelli e Cruz. Nessun attacco diretto, ma i riferimenti sono tanti. Anche perché per il resto della squadra il giudizio é positivo:«Ottima difesa, linea alta e Cordoba Burdisso praticamente perfetti su Milito. Stankovic e Zanetti hanno lavorato molto, e Ibra ha giocato altri 90’con la freschezza di un ragazzino». Anche Quaresma, che a detta del portoghese non ha giocato bene ma perlomeno é stato disciplinato, rispettando i dettami della panchina, scagionato. Se ancora ci fossero dubbi, ecco l’ultima stoccata: «Ha diritto di essere stanco chi lavora quindi ore al giorno e guadagna una miseria, parliamo d’altro. E comunque ho inserito Balotelli, Obinna e Cruz:i primi due non avevano giocato mercoledi e il terzo era stato utilizzato per cinque minuti in coppa». Anche per quanto riguarda l’accusa Mourinho é chiaro::«Volevo ampiezza sul terreno di gioco, due dovevano stare molto larghi, con Ibra in mezzo all’attacco e un altro subito dietro, a cinque metri. Invece c’erano quattro giocatori che stavano in 20 metri, tutti al centro. E poi ho visto una cosa rarissima: un centravanti che batteva una rimessa laterale a meta’ campo. Un concetto deve essere ben chiaro:i miei giocatori in campo fanno quello che dico io. Probabilmente, qualcuno non mi conosce ancora bene. Chissa’, forse ne terro’ conto nelle convocazione per la gara di mercoledi…». Oltre alla sfuriata, c’é tempo pero’ per complimentarsi con gli avversari:«ci tengo a fare i complimenti al Genoa e al suo allenatore, bravissimo a rispondere a tutte le nostre mosse. Un punto meritatissimo, a prescindere dai nostri demeriti».