Il pareggio a San Siro contro l’Inter rilancia le quotazioni del Genoa, che dopo avere dato certezze di strapotere in casa cercava conferme in trasferta. Tra gli interpreti migliori dei recenti successi rossoblu c’è Diego Milito, tornato in Liguria tra gli osanna dei tifosi, che l’argentino ora non può che ricambiare: «Sono stati pazzeschi domenica i nostri, li vogliamo così anche con il Cagliari, anzi…sempre! Non hanno smesso un secondo di cantare, di incitarci. Li voglio ringraziare da parte di tutta la squadra». E l’attaccante genoano se li godrà dal vivo anche domani sera contro il Cagliari, dal momento che l’allarme per l’affaticamento muscolare è rientrato: «Sto meglio – rassicura El Principe – appuntamento a mercoledi sera».
Anche perchè le buone notizie per Gasperini finiscono qua. Il centrocampo è infatti decimato, dopo gli stop di Paro, Milanetto e Modesto, la squalifica di Juric dopo l’espulsione di domenica contro i neroazzurri crea qualche problema al tecnico, che probabilmente dovrà chiedere un ulteriore sacrificio a Thiago Motta che, dopo essere stato fermo due anni, giocherà il terzo match in dieci giorni. A coccolarsi la sua squadra e la sua tifoseria c’è anche il presidente: «Questa gente ha sofferto molto, ci sono delle ferite ancora aperte. Voglio fare qualcosa davvero di bello e importante per cercare di far dimenticare davvero tutte le cose brutte che il calcio ha riservato in questi ultimi anni al Genoa. Mi impegnerò per questo, il mio obiettivo è garantire continuità. Il Genoa non è più la cenerentola, ormai siamo una realtà. E il nostro obiettivo minimo è quello di essere stabilmente nella parte sinistra della classifica per non essere più invischiati nella lotta per non retrocedere».
Un pensiero speciale va poi al tecnico: «La squadra ha assimilato i suoi schemi, io un allenatore così non l’ho mai visto. E’ bravo e fa divertire quando allena. Noi ce lo godiamo fino al 2012, ma dipenderà molto da quello che il Genoa saprà allestire nei prossimi anni. Certo se il club non avrà ambizioni alte, Gasperini lo perderemo. Ma tra tre anni. A lui come a Mourinho piace il gioco, ma vorrei dare a tecnici come Gasperini o Reja o Marino tutto l’organico dell’Inter…Con gli stessi valori bisogna vedere gli allenatori come si comportano».
Mercoledì sera al Ferraris arriva il Cagliari. I supporter del Grifone saranno sempre li, e non è una notizia. Erano cinquemila a Milano, così come erano altrettanti a Ravenna per la prima in serie C o quasi il triplo contro il Pizzighettone. Lo sa anche Allgri, tecnico della squadra sarda, che riconosce i meriti del Genoa: «Una squadra forte trascinata da un pubblico come pochi. Dà la carica ai suoi giocatori».