Il presidente bianconero Cobolli Gigli assicura che la posizione di Ranieri è salda. Ma in questi casi è inevitabile il totopanchina viste le ambizioni di un club come la Juve e la voglia di riscatto dopo gli ultimi anni difficili. Totopanchina incentivato dal fatto che di allenatori “a spasso” che potrebbero fare gola alla Vecchia Signora non ce ne sono pochi. Anzi, la concorrenza è serrata. A partire da Donadoni, che dopo l’esperienza in Nazionale non disdegnerebbe l’esperienza in una “big”. Ma forse affidarsi ad un ct senza particolare esperienza ai vertici non sarebbe l’ideale per sostituire Ranieri. Allora pechè non affidarsi a chi, come Mancini, ha dimostrato di essere riuscito a vincere in una piazza importante, risollevando l’Inter dopo un decennio di delusioni. Certo, vista la reazione della platea juventina al profilarsi dell’acquisto di Dejan Stankovic durante l’estate, si può ritenere che l’arrivo del tecnico jesino non sarebbe visto proprio bene. E vista anche l’accoglienza che in passato i supporter bianconeri hanno riservato ad allenatori “poco graditi” (vedi Ancelotti) è difficile che la cosa si possa concretizzare.
A questo punto meglio affidarsi, in stile Milan, a chi ha fatto la sotria del club. Ciro Ferrara, attualmente responsabile delle giovanili, ad esempio potrebbe essere un buon traghettatore. Aspettando magari che la situazione di altri allenatori di prestigio si risolva. Alla dirigenza della Juve piacciono Benitez e Advocaat. Così come pure, restando entro i confini nazionali, Spalletti e Prandelli. Altri papabili potrebbero essere Vialli o Rijkaard. Di certo se si dovesse arrivare ad una sostituzione dell’allenatore romano, adesso o a fine stagione, il suo sostituto uscirà da questi nomi. Per pensarci è ancora presto. O forse no: dopo la sosta la Juventus dovrà affrontare un ciclo di ferro a partire dalla trasferta a Napoli, seguita dalla gara casalinga contro il Real e dal derby. Poi Bologna, Roma e ancora Real, il 5 novembre.