Zlatan Ibrahimovic incanta San Siro con una prodezza che si vede una volta ogni dieci anni. Ma non è solo la platea neroazzurra a godersi il gesto tecnico del giocatore. A fare i complimenti allo svedese è anche Silvio Berlusconi. Con un pizzico di rammarico: «Non ho visto il gol – ha spiegato – ma me lo hanno descritto. E’ stata la rete di un grandissimo campione al quale noi del Milan in passato avevamo fatto la corte. In effetti avevamo già trovato l’accordo, ma ci fu quella storia degli 8 punti di penalizzazione. Non eravamo neppure sicuri di disputare la Coppa dei Campioni e l’affare sfumò. Normale che la cosa mi fece dispiacere moltissimo perché in lui avevo visto tutte le potenzialità che poi sono esplose definitivamente nelle ultime stagioni».



Per frotuna il Premier può ‘consolarsi’ con altri campioni: «Siamo la squadra che il più elevato coefficiente di classe nella rosa anche adesso, sono soddisfatto del mio Milan. Ronaldinho? Ha deciso il derby e sta facendo bene. Su di lui, però, continuo a dire al nostro allenatore che non lo vedo sulla sinistra. Farebbe molto meglio più vicino all’area, sia perché conquisterebbe una marea di calci di rigore, sia perché è uno di quei fuoriclasse che non perdonano se hanno la palla tra i piedi negli ultimi metri». Parlando di campioni, impossibile per il numero uno rossonero non fare un passaggio sul suo pupillo: «Con Andriy ho parlato spesso perché gli voglio bene – ha spiegato Berlusconi – Aveva semplicemente bisogno di tornare se stesso dopo due anni di cui ha giocato poco o niente. Sono convinto che rivedremo lo Shevchenko degli anni d’oro. Adesso è al 70% e può migliorare ancora molto, ma, come scrivete voi sui giornali, la rete contro lo Zurigo lo ha sbloccato».



Non poteva mancare uno sguardo alla lotta scudetto che quest’anno potrebbe anche risolversi in una sfida tra Inter e Milan: «Credo e spero che il duello per lo scudetto sarà questo fino alla fine – le parole del presidente rossonero – Sono convinto che questo Milan sia da scudetto. Lo abbiamo dimostrato giocando e vincendo tutte le ultime gare. Ora si tratta di trovare il miglior posizionamento in campo di tutte le nostre star. Per Ancelotti non è facile? Meglio avere abbondanza di talento che il contrario. L’ho sempre pensato e sarò sempre di questo avviso».

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