Roberto Mancini non vuole parlare più di Inter; e dalle pagine del settimanale Max racconta il suo status di disoccupato eccellente: “Ritrovarmi senza calcio all’inizio è stato uno choc – ha detto – forse per la tensione che avevo accumulato, forse per la rabbia e la delusione dell’esonero, ma non riuscivo ad accettare l’idea di ritrovarmi all’improvviso fuori dal mio mondo, dopo una vita”. Il Mancio prosegue: “Poco alla volta mi sono ripreso, si vede che ogni tanto rilassarsi fa bene. Nostalgia? Nemmeno l’ombra. Non so quanto durerà, ma ogni giorno che passa mi sento meglio. Ultimamente sono stato a Jesi, dai miei genitori, più che in 27 anni. Ma c’è un problema, la cucina di mia mamma: cappelletti in brodo, penne all’amatriciana, crocchette di patate…”.
E ora partenza per Londra: “Ci starò sino a quando non parlerò l’inglese alla perfezione – dice Mancini, che potrebbe tornare ad allenare proprio in Inghilterra – non ho ancora nulla di concreto; il calcio italiano? Mai dire mai, ma ora mi sembra improbabile”. “Dell’Inter non parlo. Dico solo: scudetto. Era già la squadra più forte da due anni, vincerà di sicuro anche stavolta”.