Era nell’aria da qualche giorno ed infatti oggi è avvenuta l’ufficializzazione del passaggio di Cesar in rossoblu. Il centrocampista brasiliano, lasciato a piedi da Moratti e company a fine stagione scorsa, era in cerca di una squadra che gli offrisse nuovi stimoli e garanzie. E tutto ciò il verdeoro l’ha trovato nel club emiliano, squadra in cui ritrova anche il vecchio amico Mihajlovic, già compagno ai tempi della Lazio, nonché suo vice allenatore in nerazzurro.



Il nuovo acquisto del Bologna però, ha voluto sin da subito chiarire le cose riguardo all’Inter, ed ai microfoni dei giornalisti, nell’occasione della sua presentazione ufficiale ha spiegato: «Non mi è stato prolungato il contratto perchè ero un uomo di Mancini, legato a questo allenatore. Mi erano state fatte promesse che non sono state mantenute, ho sbagliato io a crederci. Per me è stato molto difficile: cinque mesi fa ero campione d’Italia e esultavo per lo scudetto, poi mi sono trovato fuori. Mancini fa l’allenatore e io il giocatore.



Quello che ho fatto nell’Inter andava valutato, invece dopo tante promesse mi sono ritrovato così». Ma ora il centrocampista inizierà una nuova avventura, a fianco del neo-tecnico bolognese. E proprio su di lui Cesar conclude: «Mihajlovic? Con lui c’è poco da parlare. Mi ha detto: ‘Sai quello che penso di te e la stima che ho nei tuoi confronti. Sicuramente sono qui anche per questo. Il nostro è un rapporto diretto, fin da quando giocavamo assieme alla Lazio. C’è stima e rispetto, sa quello che posso dare e conosce le mie caratteristiche. Sta a me lavorare tanto per essere all’altezza di quello che mi chiede. Ringrazio questa società per avermi concesso di tornare a giocare, divertirmi e dimostrare il mio valore».



(Davide Alberti)