Quanti misteri avvolgono questo inizio stagione di Andrej Shevchenko. E non parliamo della notizia riportata da alcuni giornali ucraini che lo tirano in ballo come testimone e possibile persona informata dei fatti per le indagini relative all’avvelenamento del presidente ucraino Viktor Iushenko avvenuto nel 2004. No, stiamo parlando del suo utilizzo da parte del tecnico Ancelotti. Qualche centinaio di minuti in Uefa poco meno in Serie A. La forma fisica dell’ex pallone d’oro aumenta di settimana in settimana e chi lo vede all’opera a Milanello assicura che ce la sta mettendo davvero tutta, alcune volte lasciando per ultimo il campo di gioco.
Ancelotti non ha mai fatto mistero di non volere il giocatore, ma sembrava che appena vestita la maglia rossonera potesse diventare una pedina utile per l’attacco rossonero. Così non è avvenuto. Prima una condizione fisica non al top dopo le due stagioni al Chelsea che lo hanno visto ai margini, poi la buona forma di altri compagni di reparto l’hanno fatto scivolavare tra le seconde scelte. E se con un pizzico di dietrologia andiamo a vedere alcuni episodi di questa settimana, che lo volevano vicino ad un accordo con il Real Madrid, troviamo che chi ha smentito categoricamente la sua cessione è stato Adriano Galliani. L’uomo che lo ha voluto a tutti i costi. Contro il parere di Carlo Ancelotti.