«Non mi aspetto una grande gara della Juve, Ranieri potrebbe puntare dal primo minuto su Giovinco e dare spazio ai giovani Ekdal e Fausto Rossi. Invece la vera sfida da dentro o fuori è quella della Fiorentina: se non vince addio Champions. L’Inter, se trova entro febbraio il modulo di gioco, sarà una delle pretendenti al titolo, mentre la Roma, che ha allontanato definitivamente la crisi, deve fare risultato ma credo che passerà facilmente il turno.». Maurizio Compagnoni, inviato speciale di Sky Sport, è in partenza per Firenze dove stasera commenterà Fiorentina-Lione. ilsussidiario.net l’ha contattato per analizzare le partite che vedranno in scena le italiane, cercando di azzardare qualche pronostico e facendo il punto sullo stato di forma delle nostre squadre.



Zenit – Juventus: Per i bianconeri il passaggio del turno è una formalità. Quanto influirà la sconfitta contro l’Inter?

Non credo ci saranno ripercussioni per la sconfitta di sabato. E’ una squadra che ha carattere, ha dei leader carismatici con una notevole esperienza e in questa stagione ha già superato situazioni molto più difficili. Non mi aspetto però una grande gara: sono già qualificati e se il Real non vince in Bielorussia il primo posto è garantito. Ranieri farà del tournover con una formazione inedita e facendo alcuni esperimenti come è giusto che sia. Dovrebbe puntare dal primo minuto su Giovinco e nel corso della gara su alcuni giovani interessanti della Primavera come Ekdal e Fausto Rossi. La Juve può arrivare lontano, a condizione però che non sia la squadra vista sabato a Milano, ma quella che ha battuto per ben due volte il Real Madrid. Con lo Zenit è utile fare risultato, anche se sulla carta sarà più semplice l’ultima giornata il Bate Borisov in casa. Qui, infatti, si concentreranno tutte le energie dei bianconeri.



Fiorentina Lione: Solo la vittoria può ancora tenere in gioco i viola…

E’ l’unica partita di questo turno da dentro o fuori. I viola devono assolutamente vincere sperando in un pari tra il Bayern e la Steaua. Ma la squadra di Prandelli ha sprecato e sciupato tante, troppe occasioni. Il che fa gridare all’assurdo. Solo una vittoria potrebbe tenere accesse le speranze di qualificazione. Soprattutto se nell’ultima giornata Lione e Bayern Monaco dovranno ancora giocarsi la qualificazione nello scontro diretto.

Cluj – Roma: un’altra vittoria e potrebbe significare la definitiva fine dalla crisi?



Il periodo di crisi è già chiuso. Quando batti il Chelsea, la Lazio nel derby e il Lecce non risolvi tutti i tuoi problemi, ma dal momento no sei ampiamente uscito. Penso che a Cluj ci siano tutti i presupposti per far un ottimo risultato. La vittoria sarebbe il massimo, ma anche un pareggio andrebbe bene, per poi giocarsi tutto nell’ultima gara in casa con il Bordeaux. Il calendario è in discesa e credo che si qualificherà facilmente. Se questo non avvenisse la cosa sarebbe clamorosa.

I giallorossi sembrano dal punto di vista tattico e psicologico Totti- dipendenti…

Credo che Totti per la squadra sia fondamentale soprattutto psicologico, la sensazione è che in alcune partite senza di lui i giallorossi si sentissero persi. Basta prendere come esempio, la partita contro il Manchester all‘Olimpico dello scorso anno: nel primo tempo, giocato senza il capitano, la Roma sembrava una squadra impaurita. Per i compagni Totti è troppo importante. A parte De Rossi e Panucci, gli altri, seppur bravi, come Vucinic per fare un esempio, hanno bisogno di essere guidati.

Inter – Panathinaikos: Sabato si è vista una squadra fisica e determinante, anche se ancora non in grado di esprimere un gioco brillante…

Sembrava l’Inter di Mancini: un 4-3-1-2 molto fisico. Mourinho è dall’inizio della stagione che prova un gioco nuovo, con il 4-3-3 o il 4-4-2, ora è tornata a un modulo che assomiglia molto a quello visto nella passata gestione. Non so cosa potrà fare in Champions. E’ una squadra che deve ancora crescere. Mourinho sta facendo un buon lavoro ma non ha ancora trovato la vera identità e lo schema migliore. Si sta valutando l’ipotesi del 4-3-1-2 senza però un vero trequartista. Stankovic, ad esempio, ha ammesso di non esserlo. La soluzione potrebbe essere interna: Mancini dietro Ibrahimovic. I due potrebbero trovarsi visto che parlano la stessa lingua tecnica. Ho visto partite in cui i due sembrava che giocassero insieme da anni e si trovavano a meraviglia. Comunque se da qui a febbraio cresce l’affiatamento e la condizione, le possibilità di giocarsi un posto in finale sono alte per i nerazzurri.