«Ho 35 anni, non mi pongo più obiettivi. I miei rivali sono più giovani e giocheranno più di me. Però, dico la verità, segnare il gol decisivo con la fascia da capitano del Milan sul braccio è stata una cosa speciale». Lo racconta oggi alla Gazzetta dello Sport Filippo Inzaghi che giovedì ha fatto impazzire i tifosi rossoneri per il gol stupendo che ha portato al pareggio contro il Portsmouth.
Non è un mistero che ora il suo traguardo siano le 300 reti e sul campionato afferma che il Milan è da scudetto«Quando il gruppo del Milan fissa un obiettivo quasi sempre lo raggiunge. Dobbiamo imparare a vincere anche in trasferta, è l`unico neo.Noi siamo determinati. Abbiamo fatto 16 risultati utili consecutivi, mica noccioline…». Le rivali le individua «nell’Inter, che sa vincere anche soffrendo. La Juve che è tosta. Il Napoli che è una realtà. E la Roma che, piano piano, sta tornando a grandi livelli». E infine lancia non dimentica di raccontare un suo ricordo personale. «Penso a Yokohama e alla finale del Mondiale per Club. Questi erano i giorni in cui, un anno fa, ci si preparava alla trasferta. Mi manca parecchio, ma sono convinto che in Giappone ci tornerò e il Milan ritornerà sul tetto del mondo». Con Pippo Inzaghi e i suoi gol.