Pazzini dice addio alla Fiorentina ma nessuno lo vuole. Lunedì dopo l’incontro tra Tullio Tinti, suo procuratore, e Pantaleo Corvino, il giovane attaccante aveva già pronte le valigie. «Voglio giocare in Italia con continuità» ripete da tempo. Comincia così il valzer dei nomi di società che avrebbero messo gli occhi su di lui. Sampdoria, Torino, Napoli, Genoa, Palermo e Bologna.
Tutti vogliono Pazzini. Sembrerebbe. Perché tutti nel giro di poco smentiscono di volerlo. «Pazzini? Assolutamente no, smentisco che possa arrivare» ripete più volte il d.s dei blucerchiati Beppe Marotta. Stesse parole dal suo omologo granata Mauro Pederzoli: «Non abbiamo chiesto nessuno alla Fiorentina». Tiberio Cavalleri, che con Tinti gestisce gli interessi sportivi del giocatore, intervenuto oggi sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli dice: «Ho offerto Giampaolo al Napoli, ma la società non è interessata a questo tipo di operazioni». E siamo a meno 3. Il Genoa poi sembra poter offrire poco spazio, così come il Bologna, che con un Di Vaio prima punta in forma strepitosa offrirebbe la panchina all’attaccante di Pescia. Resta il Palermo dove, per logica, ci potrebbero essere le maggiori possibilità. Zamparini, visto il costo elevato del giocatore viola, potrebbe mettere sul piatto i nomi dei portieri Fontana e Agliardi, che a gennaio rientrerà in Sicilia ma difficilmente resterà come vice di Amelia. Una parola infine sui nomi che dovrebbero sostuire “il Pazzo” a Firenze. Si è detto Lucarelli, ma oltre alle smentite da parte del suo procuratore, difficle che i tifosi viola accettino in squadra un livornese doc. Caracciolo sta bene a Brescia e Corradi lascerebbe Reggio Calabria, con la squadra in cattive acque, per fare la riserva a Firenze? Tinti e Cavalleri lavorano e si danno da fare per esaudire le richieste di Pazzini. Ma è probabile che resti alla Fiorentina.