Quanto tempo è passato. Le polemiche di ieri trovano spazio anche sui giornali di oggi. Nulla è cambiato alla faccia di chi continua a ritenere archiviata la stagione di calciopoli. Bergamo e Pairetto non ci sono più, ma il nuovo corso non promette nulla di buono. Certo c’è chi giudica gli errori odierni come il frutto di inesperienza, mentre quelli di ieri erano solo malafede. Difficile, però, pensare che le sviste di Siena e Bergamo siano giustificabili: gli assistenti erano nelle condizioni ideali per decidere. Per non parlare della mancata espulsione di Maldini in Milan-Udinese che, forse, avrebbe cambiato l’esito del match (la partita era sull’uno a zero). Che dire? Chi è davanti gode da sempre di alcuni piccoli e grandi favori. Nel dubbio l’arbitro ha un occhio di riguardo per le grandi. Beh, del resto siamo un po’ tutti così, siamo un po’ tutti proni nei confronti del potere. Scherzi a parte, così capita che l’Inter vincendo in continuazione ripeta quello che in parte succedeva anche alla Juve: da una parte merita le attenzioni degli arbitri dall’altra attira le ire dei tifosi avversari. Poi accade, come nella famosa giornata di Perugia (quella dello scudetto perso dalla Juve), che ci sia un arbitro (Collina) in grado di sovvertire l’esito del campionato per rimediare gli errori in serie della stagione arbitrale. Ma questa è un’altra storia perchè non tutti gli arbitri hanno la personalità di Collina. Non ci sono particolari soluzioni, sarebbe bello però che qualcuno ammettesse candidamente che nulla è cambiato. La differenza? Lo strapotere dell’Inter in queste ultime stagioni non ammette particolari recriminazioni da parte delle altre squadre in lotta per lo scudetto. E negli altri campionati? In Spagna Barcellona e Real Madrid non si possono lamentare. E in Inghilterra? Come ha sottolineato Ranieri la moviola non è nel cuore dei tifosi.



(Luciano Zanardini)

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