Il brutto anatroccolo si fa cigno. Chiude gli occhi, calcia verso i pali, guarda il cielo, poi la tribuna e capisce che è lui l’eroe del Flaminio: Andrea Marcato, eterna promessa del rugby italiano, finalmente dimostra quel che vale. Un’ Italia che non aveva brillato per 80 minuti, di fronte ad una mediocre Scozia, e che vince grazie ad un drop del giocatore della Benetton all’ultimo minuto di gioco. E la vittoria evidenzia i meriti di Parisse e compagni che, pur essendo una squadra piena di giovani che devono ancora dimostrare molto a livello internazionale, hanno cuore, grinta e tanto carattere.
Non è l’Italia splendida dello scorso 6 nazioni, non si avvicina neanche alle importanti prestazioni del 2007. E’ un’Italia sotto tono quella contro la Scozia, una squadra che deve vincere assolutamente per evitare il cucchiaio di legno, che si assegna ogni anno a chi non vince neanche un appuntamento nel torneo europeo. Manca la grinta e l’esperienza di Troncon, ben sostituito da Parisse, manca chi può spezzare la difesa avversaria, manca l’ultimo passaggio. Il primo tempo si chiude con uno svantaggio di 7 punti (10-17), frutto di una meta tecnica per l’Italia e 2 mete per gli avversari. Nel secondo tempo invece gli azzurri partono in sordina, ma al 20’ Canale trova la meta grazie ad un intercetto ed una corsa di 50 metri di Parisse, che, chiuso, smarca il compagno che facilmente entra in area di meta. Dopo un calcio di punizione di Paterson che porta gli scozzesi a quota 20, la svolta si ha al 39’ quando con una touche in attacco l’Italia avanza sino a 5 metri dalla meta con Travagli, che bloccato vede Marcato, che realizza il punto decisivo del 23-20.
A fine gara Nick Mallet, tecnico della nazionale, è scoppiato in pianto per l’emozione della vittoria conquistata. «Dovevamo vincere e l’ultimo posto – a pari punti con la Scozia – non mi interessa. Credo che la squadra, a parte nel secondo tempo con il Galles, non abbia mai demeritato. Sono soddisfatto perché oggi i ragazzi hanno dimostrato disciplina, organizzazione, cuore e spirito» ha affermato il mister di origini sudafricane.



Italia-Scozia 23-20 (10-17)

MARCATORI: p.t. 12’ m. tecnica Italia tr. Marcato, 20’ m. Hogg tr. Paterson, 25’ c.p. Parks, 36’ c.p.Marcato, 41’ m. Blair tr. Paterson; s.t. 20’ s.t. Canale tr. Marcato, 30’ c.p. Marcato, 32’ c.p. Paterson, 39’ drop Marcato.

ITALIA: Marcato; Robertson, Canale, Mi. Bergamasco, Galon; Masi (21’ s. t. Travagli), Picone (23’ s.t. Patrizio); Parisse (cap.), Zanni, Sole; Bortolami, Del Fava (7’-13’ s.t. Erasmus); Castrogiovanni (17’ s.t. Nieto), Ghiraldini (28’ s.t. Ongaro), Lo Cicero (17’ s.t. Perugini). All. Mallett.



SCOZIA: Southwell; Danielli (6’ p.t. Henderson), Webster, Morrison, Paterson; Parks, Blair (cap.); Taylor, Hogg (30’ s.t. K. Brown), Stokosch; MacLeaod (12’ s.t. White), Hines; Murray (17’ s.t. C. Smith), Thomson (12’ s.t. S. Lawson), Jacobsen (17’ s.t. Dickinson). All. Hadden.

ARBITRO: Owens (Galles).

NOTE: spettatori 30.000. Gialli: nessuno. Calci: Marcato 4 su 6 (10 punti); Paterson 3 su 3 (7 punti), Parks 1 su 1 (3 punti). Uomo del match: Stokosch.

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