CALCIO SERIE A

Il punto della 28ª Giornata
Da fischiato a uomo del giorno. Patrick Vieira si lascia alle spalle i fischi di San Siro e trascina l’Inter a un successo molto importante. La Roma aveva fatto il suo dovere nell’anticipo di sabato contro un buon Milan. Gli uomini di Mancini dovevano dare un segnale e l’hanno dato contro un Palermo troppo rinunciatario nel primo tempo.
La Juve si affida a Iaquinta (8° centro stagionale) per arginare la barriera del Napoli. Fino a quando la condizione ha retto, bisogna sottolineare la bella prestazione di Tiago che con Sissoko ha formato una coppia ben assortita. La Fiorentina sorprende nuovamente: ritrova Mutu e soprattutto schianta il Genoa dimostrando di non aver sofferto le fatiche di Coppa.
Pareggio positivo per il Parma del neotecnico Cuper su un terreno insidioso come quello di Livorno. In coda il Cagliari e la Reggina scacciano la crisi. Sempre più traballante la posizione di Malesani: in caso di sconfitta con la Juve è probabile il ritorno di Cagni. Restiamo, quindi, in attesa che il turno infrasettimanale offra sicuramente delle sorprese.
Il programma della 28ª giornata
Sabato 15 marzo
Udinese – Lazio 2-2
Roma – Milan 2-1
Domenica 16 marzo
Atalanta – Empoli 4-1
Cagliari – Torino 3-0
Fiorentina – Genoa 3-1
Inter – Palermo 2-1
Livorno – Parma 1-1
Reggina – Siena 4-0
Sampdoria – Catania 3-1
Juve – Napoli 1-0
I tabellini
UDINESE (3-4-3): Handanovic; Zapotocny (39’ Floro Flores), Felipe, Lukovic, Ferronetti (70’ Mesto), D’Agostino (31’ Isla), Inler, Dossena, Pepe, Quagliarella, Di Natale. All. Marino.
LAZIO (4-3-1-2): Ballotta; Behrami, Siviglia, Cribari, Radu (78’ Kolarov), Mudingayi (73’ Dabo), Ledesma, Manfredini, Meghni (8’ Vignaroli), Bianchi, Rocchi. All. Rossi.
Arbitro: Tommasi.
Marcatori: 12’ Rocchi, 56’ Ferronetti, 80’ Ledesma, 86’ Di Natale.
Ammoniti: Felipe, Ferronetti, Di Natale, Bianchi.
ROMA (4-2-3-1): Doni; Cicinho, Juan, Panucci, Tonetto, De Rossi, Pizarro (61’ Giuly), Taddei (73’ Aquilani), Perrotta, Mancini (55’ Vucinic), Totti. All. Spalletti.
MILAN (4-3-2-1): Kalac; Oddo, Maldini, Kaladze, Favalli, Gattuso, Pirlo, Ambrosini (85’ Gilardino), Kakà (88’ Paloschi), Seedorf (73’ Emerson), Pato. All. Ancelotti.
Arbitro: Rizzoli.
Marcatori: 56’ Kakà, 78’ Giuly, 81’ Vucinic.
Ammoniti: Favalli, Gattuso, Pato.
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola; Belleri, Rivalta, Talamonti (75’ Capelli), Manfredini, Ferreira Pinto, Tissone, Guarente (63’ De Ascentis), Langella (54’ Padoin), Doni, Floccari. All. Del Neri.
EMPOLI (4-4-1-1): Bassi; Piccolo (31’ Abate), Marzoratti, Pratali, Antonini, Moro (82’ Moro), Budel, Buscè, Vannucchi, Giovinco, Saudati. All. Malesani.
Arbitro: Bergonzi
Marcatori: 19’ Langella, 27’ Doni, 78’ e 85’ Padoin, 83’ Vannucchi.
Ammoniti: Talamonti, Padoin, Pratali, Manfredini.
CAGLIARI (4-3-2-1): Storari; Pisano, Magliocchetti, Canini, Agostini, Fini (80’ Biondini), Conti, Parola, Cossu (70’ Matri), Jeda, Acquafresca (76’ Foggia). All. Ballardini.
TORINO (4-3-2-1): Sereni; Comotto, Di Loreto, Natali, Lanna, Diana, Corini (78’ Motta), Barone, Lazetic (28’ Rosina), Stellone, Di Michele (58’ Ventola). All. Novellino.
Arbitro: Girardi.
Marcatori: 12’ Jeda, 22’ (rig.) e 57’ Acquafresca.
Ammoniti: Magliocchetti, Comotto, Corini, Canini.
Note: 20’ Storari para rigore a Di Michele.
FIORENTINA (4-3-3): Frey; Ujfalusi, Kroldrup, Gamberini (24’ Jorgensen), Gobbi, Montolivo, Kuzmanovic, Liverani, Santana (77’ Papa Waigo), Pazzini, Mutu (73’ Jorgensen). All. Prandelli.
GENOA (3-4-3): Scarpi; Lucarelli, De Rosa, Criscito, Rossi, Konko, Juric (73’ Santos), Fabiano (55’ Masiero), Sculli (55’ Vanden Borre), Borriello, Leon. All. Gasperini.
Arbitro: Ayroldi.
Marcatori: 19’Santana, 30’ Mutu, 56’ Pazzini, 82’ Masiero.
Ammoniti: Gobbi, Papa Waigo, Konko, Lucarelli, Borriello, Leon.
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Burdisso, Materazzi, Chivu, Zanetti, Vieira, Cambiasso, Jimenez (62’ Figo), Cruz, Ibrahimovic (79’ Crespo). All. Mancini.
PALERMO (3-5-2): Fontana; Cassani (80’ Cavani), Biava, Rinaudo, Zaccardo, Guana (46’ Tedesco), Migliaccio, Simplicio, Balzaretti, Miccoli (46’ Jankovic), Amauri. All. Guidolin.
Arbitro: De Marchi
Marcatori: 5’ Vieira, 25’ Materazzi (aut.), 36’ Jimenez.
Ammoniti: Materazzi, Crespo, Guana, Migliaccio.
LIVORNO (3-5-2): Amelia (76’ De Lucia); Knezevic, Pavan, Galante, Balleri, Vidigal, Loviso, A. Filippini (69’ Balleri),, Pasquale, Tavano, Tristan (68’ Bogdani). AlL. Camolese.
PARMA (4-4-2): Bucci; Zenoni, Paci, Rossi (21’ Antonelli), Castellini, Reginaldo, Mariga, Morrone, Gasbarroni, Pisanu (79’ Dessena), Lucarelli )(80’ Corradi). All. Cuper.
Arbitro: Rosetti.
Marcatori: 41’ Vidigal, 60’ Reginaldo.
Ammoniti: Vidigal.
REGGINA (4-4-1-1): Campagnolo; Cirillo, Lanzaro (79’ Costa), Valdez, Aronica, Cozza (60’ Missiroli), Barreto, Cascione, Modesto, Brienza (67’ Makinwa), Amoruso. All. Orlandi.
SIENA (4-3-2-1): Manninger; Bertotto, Portanova (46’ Ficagna), Loria, De Ceglie, Coppola, Kharja, Galloppa (46’ Rossi), Locatelli (61’ Porta), Forestieri, Riganò. All. Beretta.
Arbitro: Gava.
Marcatori: 9’ e 39’ Brienza, 19’ Cozza, 68’ Missiroli.
Ammoniti: Cirillo, Aronica, Loria, Kharja.
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Lucchini, Gastaldello, Accardi, Maggio, Sammarco (80’ Ziegler), Palombo, Franceschini (62’ Bellucci), Pieri, Delvecchio, Bonazzoli (71’ Volpi). All. Mazzarri.
CATANIA (4-3-3): Bizzarri, Silvestre, Silvestri, Stovini, Vargas, Baiocco, Edusei (72’ Izco), Tedesco, Mascara, Spinesi, Pià. All. Baldini.
Arbitro: Romeo.
Marcatori: 68’Palombo, 73’ Stovini, 75’Accardi, 85’ Bellucci..
Ammoniti: Lucchini, Sammarco, Franceschini, Silvestre, Vargas, Edusei.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Grygera, Stendardo, Chiellini, Salihamidzic (60’ Iaquinta), Nocerino (60’ Molinaro), Sissoko, Tiago, Nedved, Trezeguet (92’ Birindelli), Del Piero. All. Ranieri.
NAPOLI (3-5-2): Gianello; Grava, Cannavaro, Domizzi, Garic, Pazienza, Gargano, Hamsik (63’ Bogliacino), Savini, Calaiò (71’ Sosa), Lavezzi. All. Reja.
Arbitro: Rocchi.
Marcatore: 88’ Iaquinta.
Ammoniti: Santacroce, Cannavaro, Savini, Pazienza, Trezeguet.
FORMULA 1
Hamilton inizia con il piede giusto
La Ferrari rompe i due motori: preoccupato Raikkonen
Il primo Gran Premio della stagione segna il ritorno al successo di Hamilton, una sorta di rivincita per il finale della passata stagione. Male le Ferrari che rompono due motori. Fernando Alonso fa infuriare Ron Dennis superando due volte Kovalainen
Hamilton riparte con un successo e con il dente avvelenato. “La vittoria non cancella il passato – ha affermato Lewis Hamilton – . Abbiamo voltato pagina. Era importante cominciare con il piede giusto”. Il motore tradisce Raikkonen e Massa. Quello di Melbourne non è certamente un buon inizio: la rottura di due motori in gara non si verificava dall’agosto ’94 (Gp del Belgio con Alesi e Berger). La Ferrari non rivela quale pezzo abbia ceduto, ma sostiene che entrambi i motori hanno avuto lo stesso inconveniente. Non si era mai verificato nei test invernali. A questo vanno aggiunti alcuni gravi errori in gara dei due ferraristi.
Per fermare Hamilton servirebbe la miglior Ferrari. Bravo anche Alonso che si è tolto lo sfizio di superare per ben due volte il suo sostituto (Kovalainen). Nel nome di papà Keke, Nico Rosberg sale per la prima volta sul podio. Una buona gara pur con una monoposto non eccezionale.
E gli uomini del Cavallino? Raikkonen parte bene, indugia dietro a Barrichello, sbaglia su Kovalainen frenando in ritardo e su Nakajima (ruote sull’erba e testacoda). Può fare di più. Se Raikkonen ha avuto uno spunto eccezionale (da 15° a 8°), Massa è partito peggio. Con la pista libera la Ferrari di Raikkonen viaggiava sui ritmi dei migliori.
Ordine d’arrivo
1) Hamilton (McLaren) 1h34’50’’616
2) Heidfeld (Bmw Sauber) a 5’’478
3) Rosberg (Williams) a 8’’163
4) Alonso (Renault) a 17’’181
5) Kovalainen (McLaren) a 18’’014
6) Nakajiima (Williams) a 1 giro
7) Bouradis (Toro Rosso) a 3 giri
8) Raikkonen (Ferrari) a 5 giri
RUGBY SEI NAZIONI
L’Italia da un calcio al cucchiaio
Spinta da 30.000 tifosi la nazionale sconfigge all’ultimo minuto la Scozia
Il brutto anatroccolo si fa cigno. Chiude gli occhi, calcia verso i pali, guarda il cielo, poi la tribuna e capisce che è lui l’eroe del Flaminio: Andrea Marcato, eterna promessa del rugby italiano, finalmente dimostra quel che vale. Un’Italia che non aveva brillato per 80 minuti, di fronte ad una mediocre Scozia, e che vince grazie ad un drop del giocatore della Benetton all’ultimo minuto di gioco. E la vittoria evidenzia i meriti di Parisse e compagni che, pur essendo una squadra piena di giovani che devono ancora dimostrare molto a livello internazionale, hanno cuore, grinta e tanto carattere.
Non è l’Italia splendida dello scorso 6 nazioni, non si avvicina neanche alle importanti prestazioni del 2007. E’ un’Italia sotto tono quella contro la Scozia, una squadra che deve vincere assolutamente per evitare il cucchiaio di legno, che si assegna ogni anno a chi non vince neanche un appuntamento nel torneo europeo. Manca la grinta e l’esperienza di Troncon, ben sostituito da Parisse, manca chi può spezzare la difesa avversaria, manca l’ultimo passaggio. Il primo tempo si chiude con uno svantaggio di 7 punti (10-17), frutto di una meta tecnica per l’Italia e 2 mete per gli avversari. Nel secondo tempo invece gli azzurri partono in sordina, ma al 20’ Canale trova la meta grazie ad un intercetto ed una corsa di 50 metri di Parisse, che, chiuso, smarca il compagno che facilmente entra in area di meta. Dopo un calcio di punizione di Paterson che porta gli scozzesi a quota 20, la svolta si ha al 39’ quando con una touche in attacco l’Italia avanza sino a 5 metri dalla meta con Travagli, che bloccato vede Marcato, che realizza il punto decisivo del 23-20.
A fine gara Nick Mallet, tecnico della nazionale, è scoppiato in pianto per l’emozione della vittoria conquistata. «Dovevamo vincere e l’ultimo posto – a pari punti con la Scozia – non mi interessa. Credo che la squadra, a parte nel secondo tempo con il Galles, non abbia mai demeritato. Sono soddisfatto perché oggi i ragazzi hanno dimostrato disciplina, organizzazione, cuore e spirito» ha affermato il mister di origini sudafricane.
Italia-Scozia 23-20 (10-17)

MARCATORI: p.t. 12’ m. tecnica Italia tr. Marcato, 20’ m. Hogg tr. Paterson, 25’ c.p. Parks, 36’ c.p.Marcato, 41’ m. Blair tr. Paterson; s.t. 20’ s.t. Canale tr. Marcato, 30’ c.p. Marcato, 32’ c.p. Paterson, 39’ drop Marcato.

ITALIA: Marcato; Robertson, Canale, Mi. Bergamasco, Galon; Masi (21’ s. t. Travagli), Picone (23’ s.t. Patrizio); Parisse (cap.), Zanni, Sole; Bortolami, Del Fava (7’-13’ s.t. Erasmus); Castrogiovanni (17’ s.t. Nieto), Ghiraldini (28’ s.t. Ongaro), Lo Cicero (17’ s.t. Perugini). All. Mallett.
SCOZIA: Southwell; Danielli (6’ p.t. Henderson), Webster, Morrison, Paterson; Parks, Blair (cap.); Taylor, Hogg (30’ s.t. K. Brown), Stokosch; MacLeaod (12’ s.t. White), Hines; Murray (17’ s.t. C. Smith), Thomson (12’ s.t. S. Lawson), Jacobsen (17’ s.t. Dickinson). All. Hadden.

ARBITRO: Owens (Galles).

NOTE: spettatori 30.000. Gialli: nessuno. Calci: Marcato 4 su 6 (10 punti); Paterson 3 su 3 (7 punti), Parks 1 su 1 (3 punti). Uomo del match: Stokosch.
BASKET
Gabini affonda Milano, Rieti intimorisce Siena
E la squadra toscana si aggiudica la certezza di essere prima alla fine della regular season.
Cade Milano nel posticipo serale, importante per la composizione dei play off scudetto contro la Lottomatica. A tratti è sembrata mediocre e fragile la formazione di Attilio Caja per poter portare a casa la vittoria. Non sono bastati i 18 punti di Dusan Vukcevic, miglior realizzatore, e tradiscono i 15 punti di Danilo Gallinari che sotto gli occhi degli osservatori dei Toronto Raptors è parso troppo discontinuo e nell’ultimo quarto pesano alcune sue indecisioni. La Lottomatica vince grazie alle triple di Roberto Gabini (19 punti di score) che permette a 1’30 dalla fine del match un parziale di 13-1 per Roma. Non emergono grossi stravolgimenti in testa alla classifica rispetto a sette giorni fa. Ma la decima giornata di ritorno tutto è stata tranne che noiosa o con risultati scontati. Ha fatto fatica la capolista Montepaschi che si aggiudica il primo posto aritmetico nella regular season. Vince di un punto contro Rieti, che dimostra essere una squadra quadrata e senza timori, allenata da un Lino Lardo che si sta riprendendo alcune rivincite dopo le stagioni altalenanti a Milano. Vince dopo essere stata in vantaggio di 11 alla fine del 2 quarto, ha avuto un calo nel terzo quarto e ha vissuto un finale palpitante con Rieti che sbagliava sotto canestro con Hurd la palla della possibile vittoria a pochi secondi dalla sirena. Vince nella gara del mezzogiorno Montegranaro contro Treviso e facile anche la vittoria di Avellino (con 28 punti e 30 di valutazione per Smith) contro la Cimberio che sempre più cade nel baratro della A2. Bene in casa Fortituto, che vince nettamente, anche con un leggero calo nel finale, contro Pesaro, mentre la sponda virtussina ritorno da Udine con una sconfitta quanto meno evitabile. Sale in classifica Cantù che nell’anticipo pomeridiano di sabato batte una Eldo Napoli senza testa. Partita vissuta in un’atmosfera strana per lo sciopero dei tifosi canturini e per le minacce di sciopero da parte dei giocatori della Eldo per il mancato pagamento degli stipendi. Bene Capo d’Orlando che vince come da previsioni con Scafati e nell’anticipo serale di sabato si sono visti i fuochi d’artificio sul parquet di Biella. L’Angelico perde di 2 con Teramo e dopo essere stata sotto di 25 è capace di fare nell’ultimo quarto 39 punti (Roger Powell si ferma a quota 33), non sufficienti a portare a casa i 2 punti di una vittoria che quanto meno avrebbe tanto meritato.
Serie A TIM 10° Giornata – 16/03/2008
Tisettanta Cantù-Eldo Napoli 73-64
Angelico Biella-Siviglia Wear Teramo 98-100
Premiata Montegranaro-Benetton Treviso 88-82
Solsonica Rieti-Montepaschi Siena 75-76
Snaidero Udine-La Fortezza Bologna 80-76
Air Avellino-Cimberio Varese 99-75
Pierrel Capo d’Orlando-Legea Scafati 94-84
Upim Bologna-Scavolini Spar Pesaro 91-84
Lottomatica Roma. Armani Jeans Milano 80-70
Montepaschi
50
Lottomatica
36
Premiata
36
Avellino
34
Pierrel
32
Armani Mi
28
Upim Bo
28
Pesaro
28
Tisettanta
26
Solsonica
26
Angelico
26
Siviglia
24
Snaidero
24
Eldo Napoli
22
La Fortezza
20
Scafati
14
Varese
10
VOLLEY
Piacenza ok, Roma è crisi
In coda 5 squadre in 6 punti
Terza sconfitta consecutiva e la vetta della classifica sempre più lontana. Roma cade senza dare segni di ripresa se non un sussulto nel finale di gara, quando tenta di strappare a Piacenza l’ultimo set. Terzo 3-0 di fila in meno di 15 giorni che fa aprire una crisi ma a cui nessuno riesce a dare spiegazione e che ha portato la squadra capitolina dal primo al terzo posto in un mese. Il tecnico romano Serniotti spera di chiudere quando prima questo trend negativo. Oltre alla mancanza di gioco e a svariati errori, deve fare i conti con gli infortuni e con le non perfette condizioni di alcuni giocatori come Molteni e Semenzato. Sempre più prima Trento che nell’anticipo di sabato supera la Prisma Taranto e porta a dieci le vittorie consecutive. Sale nella zona play off Montichiari che vince e convince contro Modena. Julio Velasco, modenese d’azione, combina la 5 sconfitta consecutiva al Cimone che nulla può contro il duo Veres e Gavotto (33 punti in due). Perde Milano contro una galvanizzata Latina che gioca, a detta del mister locale Gulinelli, «la miglior partita della stagione». La Sparkling ci mette tutto l’impegno e la buona volontà ma dopo i veleni dell’ultimo periodo gioca con un sestetto che molto è lontano da quello che aveva immaginato ad inizio stagione. Ma la vera battaglia è nella zona retrocessione. A quattro gare dal termine e dopo le vittorie di Latina, Corigliano (contro Padova 3-1) e Perugia (vittoria a Macerata) la lotta alla salvezza è quanto mai aperta. Cinque squadre in sei punti che con le vecchie regole (2 punti a vittoria) vedrebbero quattro formazioni appaiate con lo stesso punteggio. Interessante dunque la volata finale. E stasera (ore 20.30 Sky2) Cuneo va a Treviso per tentare di ridurre il distacco con la capolista Trento.
Risultati 22ª Giornata
Roma- Piacenza 0-3
Padova- Corigliano 1-3
Taranto- Trento 1-3
Montichiari- Modena 3-0
Macerata- Perugia 1-3
Treviso- Cuneo Skysport2 20.30
Latina- Milano 3-0



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