Gioia e sofferenza. La Juventus espugna San Siro e la Roma gongola. La corsa al campionato è ufficialmente riaperta, prego allacciare le cinture. La Juve vince meritatamente a San Siro e ipoteca il terzo posto in Champions mettendo in mostra le consuete qualità (la grinta e la determinazione). In pochi avrebbero scommesso ad inizio campionato sulla squadra di Ranieri e, invece, oggi sono costretti a ricredersi. Le statistiche parlano chiaro: la Vecchia Signora ha perso solo una gara con la Fiorentina, mentre è uscita imbattuta dagli scontri con l’Inter e con laRoma, anzi al ritorno si è concessa il lusso di superare entrambe. Solo un anno fa i tifosi la seguivano sui campi sbucciati di Bari e di Cesena, oggi la vedono trionfare alla Scala del calcio. La vecchia guardia ha trascinato i bianconeri alla vittoria, su tutti Buffon, Nedved e del Piero. Il tecnico Mancini ha faticato a riconoscere i meriti degli avversari e ha giustificato la prestazione dei suoi con l’episodio del gol (il primo) in fuorigioco di Camoranesi. Anche un osservatore distratto ha potuto vedere che, dopo un primo tempo in sostanziale equilibrio, nella seconda frazione i bianconeri hanno preso in mano la situazione, arrivando per primi ogni volta sulla palla. Bocciato nuovamente Tiago, Ranieri ha collocato al centro Camoranesi a fianco della diga Sissoko. Ibrahimovic? Non pervenuto. Suscitano una qualche perplessità le mosse di Mancini che con l’indisponibilità di Cambiasso e Vieira ha schierato due difensori Chivu (acciaccato) e Zanetti a centrocampo. Ma l’ipotesi di impiegare un centrocampista di ruolo come Maniche dal primo minuto era così improbabile? Jimenez doveva stazionare fra le due linee, ma così facendo la Juve aveva un uomo in più in mezzo al campo. L’allenatore di Jesi ha inserito una terza punta Suazo, poi si è corretto ed è ritornato alle tre punte e, infine, per la mossa della disperazione ha inserito una terzo attaccante (Balotelli). Confuso. Nonostante tutte queste premesse, l’Inter nel finale ha provato il colpo della disperazione e per una questione di centimetri (palo di Maniche) non ci riusciva. Il campionato, quindi, si riapre: la Roma, infatti, nel pomeriggio aveva sconfitto a fatica l’Empoli di una grande baby Giovinco. È stato il solito Panucci a sbrogliare la matassa. I toscani avrebbero meritato il pareggio, ma se continuano così sul piano del gioco i punti non tarderanno ad arrivare. Stesso discorso per il Cagliari fermato sul pari dalla Samp, ma penalizzato da una decisione arbitrale (gol annullato per fuorigioco inesistente ad Acquafresca). E sabato i sardi, in attesa di recuperare tre punti in classifica dalla giustizia sportiva, ospitano la Roma. L’Inter andrà invece a Roma contro la Lazio, ieri battuta dalla Fiorentina. La squadra di Delio Rossi è in crescita. Vince il Milan grazie allo zampino di Pato che ha spinto la palla oltre la rete dopo una bella azione di Gilardino. Ottiene i tre punti anche una vivace Udinese, ancora in corsa per la Champions. In coda importante successo per il Siena, mentre la Reggina agguanta un prezioso pari a tempo scaduto. In caduta libera il Livorno. Capitolo Palermo. La querelle Guidolin-Zamparini prosegue. Dopo la sconfitta interna contro il Genoa tutti si aspettavano l’esonero di guidolin, invece Zamaprini ha fatto marcia indietro. Guidolin farebbe meglio a togliere il disturbo: ha la qualità per fare bene da altre parti e certi presidenti non si meritano allenatori gentiluomini.

I risultati della 30ª giornata
Atalanta-Catania 0-0
Fiorentina-Lazio 1-0
Inter-Juventus 1-2
Palermo-Genoa 2-3
Reggina-Napoli 1-1
Roma-Empoli 2-1
Sampdoria-Cagliari 1-1
Siena-Parma 2-0
Torino-Milan 0-1
Udinese-Livorno 2-0



La classifica
Inter 68; Roma 64; Juventus 58; Fiorentina 53;  Milan 49; Udinese 47; Sampdoria 46; Genoa 39; Atalanta 38; Lazio 37; Napoli 37; Palermo 36; Siena 35; Torino 31; Parma 29; Catania 29; Livorno 28; Reggina 27; Empoli 26; Cagliari 25 (-3 di penalizzazione).
 
I tabellini
ATALANTA
(4-4-1-1): Coppola; Belleri, Rivalta, Talamonti, Manfredini, Ferreira Pinto (78’ Padoin), Tissone, Guarente (66’ De Ascentis), Langella (62’ Paolucci), Doni, Floccari. All. Del Neri.
CATANIA (4-3-3): Polito, Silvestre, Silvestri, Stovini, Vargas (67’ Sabato), Baiocco, Edusei, Tedesco, Colucci, Mascara, Pià (76’ Spinesi). All. Baldini.
 Arbitro: Stefanini.
Note: 25’ Doni sbaglia il rigore.
Ammoniti: Manfredini, Guarente e Stovini.



FIORENTINA (4-3-3): Avramov; Jorgensen (20’ Potenza), Ujfalusi, Kroldrup, Gobbi, Montolivo, Donadel (66’ Kuzmanovic), Liverani, Santana, Vieri (54’ Pazzini), Mutu. All. Prandelli.
LAZIO (4-3-1-2): Ballotta; De Silvestri, Siviglia, Rozenhal, Kolarov, Dabo (70’ Meghni), Mauri (46’ Mudingayi), Ledesma, Mutarelli, Pandev, Rocchi (61’ Bianchi). All. Rossi.
Arbitro: Orsato.
Marcatore: 77’ Pazzini.
Espulso: 37’ Mutarelli.
Ammoniti: Liverani, Potenza, Santana, Mudingayi, Ledesma, Meghni e Mutu.

INTER
(4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Burdisso, Materazzi, Maxwell, Zanetti, Stankovic, Chivu (82’ Balotelli), Jimenez (52’ Suazo), Cruz (64’ Maniche), Ibrahimovic. All. Mancini.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro, Salihamidzic, Camoranesi, Sissoko, Nedved (86’ Nocerino), Trezeguet (82’ Iaquinta), Del Piero. All. Ranieri.
Arbitro: Farina.
Marcatori: 49’ Camoranesi, 63’ Trezeguet, 83’ Maniche.
Ammoniti: Molinaro, Cruz, Chivu, Legrottaglie, Burdisso.



PALERMO (3-5-2): Fontana; Biava, Rinaudo, Zaccardo, Balzaretti, Guana, Migliaccio (54’ Tedesco), Simplicio, Bresciano, Cavani (25’ Jankovic), Amauri. All. Guidolin.
GENOA (3-4-3): Scarpi; Lucarelli, Santos, Rossi, Konko, Juric, Milanetto, Fabiano, Sculli (73’ Danilo), Leon (54’ De Rosa), Figueroa (61’ Borriello). All. Gasperini.
Arbitro: Tagliavento.
Marcatori: 24’ Amauri (rigore), 29’ Figueroa, 50’ Milanetto, 61’ Konko, 93’ Amauri.
Ammoniti: Sculli, Migliaccio, Balzaretti, Biava e Rinaudo.
 
REGGINA (3-4-2-1): Campagnolo; Lanzaro, Valdez (81’ Stuani), Cirillo, Aronica, Tognozzi, Barreto, Hallfredsson (65’ Cozza), Modesto (92’ Joelson), Brienza, Amoruso. All. Orlandi.
NAPOLI (3-5-2): Gianello; Santacroce, Cannavaro, Contini, Garics, Blasi, Gargano, Hamsik (89’ Pazienza), Grava, Sosa, Lavezzi (80’ Bogliacino). All. Reja.
Arbitro: Damato.
Marcatori: 76′ Sosa, 92’ Brienza.
Ammoniti: Sosa, Gargano, Hallfredsson, Cannavaro.
 
ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassett, Panucci, Ferrari, Tonetto, De Rossi, Pizarro (71’ Brighi), Pizarro,Giuly (53’ Vucinic) Perrotta, Mancini, Totti. All. Spalletti.
EMPOLI (4-4-1-1): Bassi; Buscè, Piccolo, Raggi (72’ Volpato), Marzoratti, Antonini, Budel, Marchisio (50’ Moro), Abate, Vannucchi. All. Malesani.
Arbitro: Gava.
Marcatori: 36’ Tonetto, 50’ Giovinco, 63’ Panucci.
Espulso: Perrotta.
Ammoniti: Raggi, Panucci Piccolo, De Rossi, Abate e Vucinic.
 
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Sala, Gastaldello, Accardi, Zenoni, Maggio, Volpi, Framceschini, Sammarco (66’ Kalu), Palombo, (73’ Ziegler), Bonazzoli (46’ Bellucci). All. Mazzarri.
CAGLIARI (4-3-2-1): Storari; Pisano, Lopez, Canini, Agostini (71’ Ferri), Conti, Biondini, Jeda, Cossu, Acquafresca (54’ Larrivey), Foggia (73’ Cossu). All. Ballardini.
Arbitro: Valeri. Marcatori: 41’ Foggia, 91’ Franceschini.
Ammoniti: Pisano, Volpi, Sammarco, Conti, Acquafresca, Pieri, Larrivey, Cossu.

SIENA (4-3-2-1): Manninger; Bertotto, Portanova, Loria, De Ceglie, Coppola, Galloppa (54’ Vergassola), Kharja (63’ Locatelli), Jarolim, Frick (81’ Riganò), Maccarone. All. Beretta.
 PARMA (4-4-2): Bucci (51’ Pavarini); Zenoni, Paci, Falcone, Castellini, Reginaldo, Morrone, Cigarini, Gasbarroni, Lucarelli (83’ Antonelli), Gasbarroni, Budan (67’ Corradi). All. Cuper.
Arbitro: Celi.
Marcatori: 87’ (rig.) e 94’ Maccarone.
Ammoniti: Lucarelli, Loria, Gasbarroni.
 
TORINO (4-3-2-1): Fontana; Diana (85’ Motta), Di Loreto, Natali, Pisano, Zanetti, Corini (70’ Ventola), Grella, Di Michele (73’ Recoba), Stellone, Rosina. All. Novellino.
MILAN (4-3-2-1): Kalac; Oddo, Nesta, Kaladze, Maldini (85’ Favalli), Gattuso (66’ Brocchi), Pirlo, Ambrosini, Seedorf, Pato (86’ Emerson), Gilardino. All. Ancelotti.
Arbitro: Saccani.
Marcatore: 66’ Pato.
Ammoniti: Corini, Oddo, Brocchi e Rosina.

UDINESE (3-4-3): Handanovic; Zapotocny, Felipe, Lukovic, Mesto, D’Agostino (76’ Pinzi), Inler, Dossena, Pepe, Quagliarella (89’ Floro Flores), Di Natale (85’ Isla). All. Marino.
LIVORNO (3-5-2): Amelia; Knezevic, Grandoni, Galante (37’ Rezaei), Alvarez (54’ A. Filippini), Vidigal, De Vezze, E. Filippini, Pasquale, Diamanti (68’ Rossini), Tristan. All. Camolese.
Arbitro: Trefoloni.
Marcatori: 19’ Quagliarella, 47’ Di Natale.
Ammoniti: Pasquale, Pinzi, E. Filippini, De Vezze.