La lotta al vertice del campionato finisce 1-1. Pareggiano così sia  la Roma di Spalletti  che l’Inter di Mancini. Due match opposti,  simmetrici ma che, nel risultato, si annichiliscono e rimandano tutto  “alla prossima”.

Cagliari–Roma 1-1

La Roma si deve  arrendere alla superba prestazione di Storari. Sedici tiri, un palo, dodici corner e quarantun cross  e quasi il 70% di possesso palla per realizzare un  solo gol. Vero è che la squadra capitolina entra in campo senza  attaccanti di ruolo, ma per agganciare l’Inter ci vuole di più.
I giallorossi partono contratti e forse con retropensieri inglesi e incassano l’autorete fantozziana di Ferrari, con Doni che dimostra  nell’occasione scarsa reattività.
Lo sberlone scuote però la Roma: nel primo tempo al 10’ Giuly impegna Storari con un tiro da fuori area, poco dopo al 22’  Mancini si divora un gol a porta spalancata e due  minuti dopo coglie il la base del palo con un gran tiro dal limite.  Il pareggio arriva al 41’ con una punizione di Totti da distanza siderale.
Il secondo tempo è tutto targato Roma. Al 21’ Giuly sfiora il palo con una botta da fuori e al 28’ il neo-entrato  Aquilani sfiora il palo di testa in tuffo e quatto minuti più tardi  opta per un tacco al volo su cross dalla destra parato di istinto  da Storari, quando probabilmente il buon vecchio “piattone”  sarebbe bastato per il gol del vantaggio. Il portiere rossoblu è ancora protagonista  quando salva di piede sulla linea al 40’ un colpo di testa di Totti.
Il Cagliari si è comunque visto in rapide azioni di contropiede: è  una squadra che ha dimostrato di esserci e di potersi tirar fuori  dalle secche della zona retrocessione.



Cagliari: Storari; Pisano, Lopez, Canini, Agostini; Fini, Cossu (35′ st Del Grosso), Parola; Foggia (29′ st Biondini), Jeda; Acquafresca (37′ st Matri).
Roma: Doni; Cicinho, Mexes, Ferrari, Tonetto (9′ st Cassetti); Pizarro, Brighi (28′ st Aquilani); Taddei (35′ st Esposito), Giuly, Mancini; Totti.
Marcatori: 3′ pt Ferrari (autorete), 45′ Totti
Arbitro: Saccani.
Ammoniti: Tonetto, Pizarro, Cicinho, Cassetti.
Espulso: 41′ st l’allenatore del Cagliari Ballardini.

Lazio–Inter 1-1



All’Olimpico la capolista strappa alla Lazio un pareggio soffertissimo che le permette di tenere il comando della classifica. Undici a uno il conto  finale dei corner per la Lazio, due a zero quello dei legni colpiti  (sempre per la compagine biancoceleste), uno a uno il risultato.
Eppure l’Inter comincia bene e passa in vantaggio all’11 del primo  tempo: scambio Maicon-Stankovic a destra e assist del brasiliano per  Crespo, che non sbaglia sotto porta. Poi è solo  Lazio. Julio Cesar nega nel primo tempo la rete a  Dabo (un ex), ma nulla può sull’inserimento di Rocchi che scatta sul  filo del fuorigioco su lancio illuminante di Ledesma e lo infila al  14’ della ripresa. Da quel punto in poi l’Inter letteralmente sparisce dal campo e giganteggia Julio Cesar, che nel momento in cui sembrava battuto dal tiro di Beherami  con  la punta delle dita devia il pallone sulla traversa. Al 38’ Dabo scaglia un missile da 25  metri che si stampa sulla traversa e rimbalza quasi sulla linea di porta prima di tornare in campo.
I nerazzurri recriminano per una trattenuta in area di De  Silvestri su Rivas e per il gol che Mancini bolla come realizzato in  fuorigioco. Il pareggio della Lazio sembra comunque più che meritato e i nerazzurri dovranno dimostrare più grinta (tornando a vincere) per portare a casa quello scudetto che hanno davvero a portata di mano.



Lazio: Ballotta; De Silvestri (38′ st Kolarov), Siviglia, Cribari, Radu; Dabo, Ledesma, Behrami; Pandev, Bianchi (44′ st Tare), Rocchi.
Inter: Julio Cesar; Maicon, Rivas, Burdisso, Maxwell; Zanetti, Stankovic, Chivu (28′ st Vieira), Maniche (21′ st Jimenez); Ibrahimovic (24′ st Suazo), Crespo.
Marcatori: 11′ pt Crespo, 14′ st Rocchi.
Arbitro: Rosetti.
Ammoniti: Dabo, Jimenez, Behrami.