Tra vincere lo scudetto e il derby il presidente dell’Inter Massimo Moratti non ha dubbi: meglio lo scudetto, magari festeggiando in casa domenica prossima con il Siena. Naturalmente il patron non da possibili alibi alla squadra e i suoi giocatori ce la metteranno tutta, non sottovalutando l’importante e sentito impegno.



«All’atto pratico in questo momento mi andrebbe bene qualsiasi cosa, pur di arrivare al risultato definitivo di vincere lo scudetto. Tutti i derby hanno il loro peso specifico, sono sempre belli perchè hanno sempre grande significato. Questo ne ha anche in termini di obiettivo per le due squadre, quindi è difficile trovarne un altro simile».



Aprendo poi il capitolo allenatore e sulla stanchezza manifestata da Mancini, il numero uno nerazzurro ha riferito che si tratta di pura e semplice stanchezza fisica e che non ha nessun collegamento alle insistenti voci del possibile arrivo di Mourihno.
Dimostra il suo apprezzamento per Amantino Mancini della Roma che definisce «un’ala che gioca molto bene e noi abbiamo sempre parlato bene di lui ma ce ne sono altre di ali in Europa che hanno un buon valore (forse Hleb ndr.)».
Contento della prova della squadra e soprattutto dall’esempio e dalla prestazione dei due senatori Materazzi e Cruz, alla domanda se l’Inter parteciperà all’asta per Ronaldinho afferma che in questo momento non è distratto dal mercato e che il giocatore piace sia a lui che a Mancini.

Infine pare che domenica ci sia il rientro, ma solo in tribuna, di Zlatan Ibrahimovic che è sempre più vicino nell’accettare la proposta del Real Madrid, che gli offrirebbe un contratto da 60 milioni di euro per i prossimi 5 anni.

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