Il finale del campionato condizionerà enormemente il futuro dei maggiori club italiani. Facciamo il punto sul mercato con Gianluca Di Marzio.

Pariamo dall’Inter: il futuro di Mancini è lontano da via Durini?

Dipenderà dallo scudetto, è tutto bloccato fino a domenica prossima. Sono tante le voci che girano sul fatto che lui vada via comunque, ma io credo che se vince lo scudetto rimane, se non vince è chiaro che tutto quello che ne conseguirebbe, le polemiche, le critiche, potrebbero portarlo a cambiare aria perchè sarebbe travolto dall’opinione pubblica. Il problema è che ha un contratto lungo e molto ricco, da 5-6 milioni di euro netti all’anno, quindi intanto dovrebbe trovare una squadra che gli garantisca quei soldi, perché non credo che sia uno che rinuncia allo stipendio facilmente; quindi sicuramente non si dimetterà, al massimo creerà le condizioni per farsi mandare via.
Le voci che girano indicano Prandelli, ma dipende molto dalla fine del campionato, dalla questione scudetto e dalla qualificazioe in Champions della Fiorentina, perchè se non raggiunge il quarto posto può darsi veramente che Prandelli vada via. E poi tuttosommato non c’è molta scelta, l’unico è Mourinho ma mi sembra troppo inflazionato.



E per quanto riguarda Ibrahimovic?

Tutte invenzioni: Ibrahimovic, Kakà, e altri giocatori di questo calibro rimangono dove sono. L’unico “big” che potrebbe muoversi potrebbe essere Ronaldinho, che sta attraversando un momento di difficoltà. Il Milan sta trattando col Barcellona ma non è facile anche perchè il club milanese attualmente è un po’ in confusione per poter pensare seriamente alle trattative.
Le trattative in ogni caso esistono, non è stata solo una boutade elettorale. Così come ci sono su Shevchenko, visto che Berlusconi si è fissato di voler riportare l’ucraino a casa. I nomi sono tanti. Una punta la devono comunque prendere, e ci sono anche Drogba e Adebayor in ballo.



Stesso discorso per Amauri?

Oggi c’è l’incontro tra i procuratori di Amauri e la Juventus, se si metono d’accordo finisce tutto. Altrimenti può tornare alla carica il Milan così come il Real Madrid. Però quello di oggi è il quarto incontro tra la società e il giocatore, quindi ci sono le possibilità che il discorso Amauri si chiuda.

L’ Inter invece è ancora a caccia del “colpo del centenario”…

La sitazione è difficile perchè le opzioni dell’Inter, Gerrard, Aquilani, sono abbastanza inamovibili.
Forse potrebbe essere Eto’o che da Barcellona mi sembra possa venir via, ma ti assicuro che in questo momento non stanno assolutamente pensando al mercato.
La situazione di Adriano? Bisogna vedere chi sarà l’allenatore. E’ tutto concatenato, se Mancini resta non credo che il brasiliano troverà spazio. Diverso il discorso se dovesse arrivare Prandelli che ha un buon feeling con l’attaccante.



Torniamo al Milan e al discorso portieri…

Torna Abbiati e resta Kalac. Se vanno sul mercato eventualmente uno straniero tipo Boruc o Gomes ma Frey no, rimane alla Fiorentina.

Il Milan sembra avere stretto i rapporti con la Roma…

So che la Roma sta lavorando per prendere una punta. Hanno buoni rapporti col Milan: pare che Berlusconi abbia fatto molto perchè i Sensi rimanessero al potere quindi è probabile che li agevolerà su qualche trattativa e alla Roma piacciono Gilardino e Boriello. Quindi considerando che Gilardino può andare alla Fiorentina direi che Boriello mi sembra l’ipotesi più plausibile.

Sembra che quest’anno ci sia un ritorno di attenzione da parte dei grandi campioni per le squadre italiane. Alla fine quanti di questi nomi arriveranno veramente?

Eto’o, Lampard, Huntelaar, Drogba sono i grandi nomi che girano e sono tutti ad incastro.
Rispetto agli scorsi anni c’è una leggera attenzione in più per il campionato italiano, anche se non si può fare ancora concorrenza ai grandi club europeei. Se un Drogba della situazione è richiesto, mettiamo dal Real, che offre 7-10 milioni netti a stagione, è chiaro che il giocatore va li. E’ ancora presto per dire quanti acquisti dall’estero ci potranno essere, due o tre potranno arrivare ma dipende molto dalla concorrenza.