Gara-5 finisce col trionfo dell’Armani e l’accesso della squadra di Corbelli alla serie contro Siena e all’Eurolega la prossima stagione. Per la terza volta consecutiva salta il fattore campo e il team guidato da Caja espugna Porto San Giorgio davanti ai suoi 4000 tifosi, con una prestazione lucida e precisa al momento giusto. Per Montegranaro pesano i troppi errori al tiro (chiuderà addirittura con 5/14 dalla lunetta) e nella fase difensiva.



Il primo quarto inizia a rilento, dopo quasi quattro minuti lo score è di 4-4, con due belle incursioni di Ford pescato in area. La Premiata cerca di alzare il ritmo con tiri a volte troppo forzati. L’AJ non è da meno con uno 0/3 da oltre la linea dei tre punti. Ma nonostante gli errori i milanesi restano attaccati ai padroni di casa che non vanno mai oltre le due lunghezze di vantaggio, grazie a due giocate da tre punti con canesto più fallo. Non basta la bomba di Thomas per allungare e nel finale gli ospiti riescono a chiudere a +3. Il trend continua e nel secondo quarto i falli su Sesay e Di Bella mandano nuovamente Milano ai tiri liberi per due nuove giocate da tre punti complessivi. Shaw, in gran serata (8 punti con 4/5 dal campo e 6 rimbalzi) e Vukcevic completano l’allungo, cui si oppongono Vitali prima e Minard poi con un coast to coast che riporta gli abruzzesi a -5 con 6’10” sul cronometro. Un minuto dopo, il fatto che potrebbe cambiare la partita: fallo fischiato a Sesay che ingenuamente si fa dare anche un tecnico per insulti a Facchini, direttore di gara. E’ il quarto fallo che rischia di pesare come un mattone dal momento che fino a questo momento 28 dei 33 punti segnati dall’Olimpia provenivano dal quintetto base. Il giocatore torna in panchina ma Thomas coi liberi non capitalizza la ghiotta occasione per farsi sotto. L’effetto del quarto fallo di Sesay sembra invece farsi sentire sull’Armani che non subisce il contraccolpo psicologico ma si porta a +10 con l’ennesimo gioco da tre targato Watson, che segna il suo undicesimo personale. Ad affossare definitivamente i padroni di casa ci pensa Danilo Gallinari, fin’ora restato ai margini del match, che segna due canestri consecutivi con un break complessivo da parte di Milano di 8-0. La partita entra in una fase di confusione, un contropiede di Booker e Watson viene buttato al vento ma sul capovolgimento di fronte Montegranaro non ne approfitta e dopo vari errori da entrambe le parti è Minard a dare un segnale di ripresa. Ripresa puntualmente frustrata da Gallinari che dopo il time out torna sul parquet con la mano caldissima e centra la tripla. La Premiata riesce ad evitare il collasso nonostante la bassissima percentuale dalla lunetta (dopo il 12/12 di gara-4) e la tripla di Minard nel finale del primo tempo riesce a mantenere il distacco di dieci lunghezze con un parziale aperto di 6-0.



Parziale che si fa più corposo quando le squadre tornano in campo: anche se il primo canestro arriva dopo 1’30”, nuovamente Minard e poi Thomas riaccendono la partita portando i padroni di casa a -6. E’ il momento migliore del gruppo di Finelli che però vanifica la possibilità di avvicinarsi ulteriormente: Amoroso forza da tre mancando il bersaglio e Minard sbaglia un altro libero. Il parziale di 11-0 è stroncato da Shaw con due punti di un’importanza assoluta. La partita è ancora aperta, Gallo sbaglia dalla lunetta e da tre (0/6 dell’AJ dall’inizio del secondo tempo) ma ancora una volta Montegranaro non sfrutta l’occasione, manda i liberi sul ferro e perde palla con un pasticcio che regala i primi due punti a Booker (dopo i 26 segnati settimana scorsa sullo stesso campo), cui seguono altri due dalla lunetta per il 48-56 di un’AJ che sembra gestire il vantaggio. I padroni di casa sembrano invece poco lucidi nel gestire la rimonta e neanche gli episodi che potrebbero dare la carica (a un minuto dalla sirena del terzo quarto Ford stoppa Gallinari) si trasformano in concrete occasioni per colmare il distacco. Vitali regala un nuovo colpo di reni segnando allo scadere la tripla del -9 che tiene in vita la partita, ma ogni qual volta gli abruzzesi alzano la testa, l’Armani gliela ricaccia in basso con uno schiaffo da tre di Vuckevic (12 per lui, con 2/4 da due e 2/4 da tre) o con una strepitosa giocata di Gallinari che chiuderà con 27 punti con 5/8 da due, 4/8 da tre e 10 rimbalzi. Montegranaro ci prova, fa quello che può ma il cronometro corre e gli oltre tre minuti senza canestri dopo la tripla di Vitali a 5′ dalla fine, non aiutano certo. I liberi finali di Booker fissano il punteggio sul 61-78, massimo vantaggio di una partita in cui Montegranaro si è trovata sempre a rincorrere e che quando è riuscita a farsi sotto, mostrando un’otima pallacanestro, ha poi però dimostrato di non avere però la maturità e la lucidità necessarie per andare fino in fondo, forzando i tiri e affrettando un recupero che gestito così è difficile di colmare, soprattutto se non supportato da un’alta precisione di tiro. Milano festeggia con una partita forse non eccezionale dal punto di vista statistico ma in cui ha dato prova di saper affonatare con equilibrio i momenti che contano, e ne è emblema la reazione al quarto fallo di Sesay che poteva far girare la partita per Montegranaro e invece è stata l’occasione per l’Armani per affossare gli avversari.

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