Mosca, Inghilterra –  Stasera la capitale russa che ospita la partita finale della Champions League 2008 parla inglese, dal momento che allo stadio Luzhniki saranno Manchester e Chelsea a contendersi il prestigioso trofeo. Le due squadre, già antagoniste in un finale di campionato accesissimo che ha visto i Red Devils trionfare per il secondo anno consecutivo, si daranno battaglia sul prato verde, rizzollato per l’occasione e sostituito al consueto manto artificiale, in uno stadio che con i suoi quasi 85.000 posti rappresenta il quarto più capiente in Europa (dopo Camp Nou, Wembley e San Siro). Una finale che ha tutte le carte in regola per regalare 90 minuti o più di emozione pura, anche se, come ci dice Paolo Rossi, campione del mondo e collaboratore di SkySport, spesso in questi match prevale la tensione: «come tutte le finali si spera sempre che siano bellissime, spettacolari. Poi sono poche in effetti le finali veramente belle, ma i giocatori ci sono per sperare sia per lo meno divertente».



Protagonisti – Già, i giocatori. Riflettori puntati sui grandi nomi presenti stasera, che formano un parterre di assoluta classe: Lampard, Rooney, Drogba, Gigs, fino ad arrivare a lui, l’uomo più atteso, quel Cristiano Ronaldo che ha brillato solo a tratti in semifinale e che potrebbe fare la differenza stasera. Il Man U. si presenta a Mosca senza Tevez che lascia dunque spazio al coreano Park, per i Blues organico al completo e formazione classica. Impossibile fare pronostici: «difficile dire chi possa prevalere – sottolinea Rossi -, Manchester e Chelsea sono arrivate prima e seconda in campionato giocandoselo fino alla fine, a testimonianza del fatto che sono due squadre molto equilibrate. Anche da un punto di vista psicologico entrambe hanno molti stimoli perchè una finale come questa è qualcosa di unico e non si può dire che possa essere favorita una più dell’altra».



And the winner is… – Lo United ha già vinto due volte la competizione (1968, 1999), i londinesi mai. Nelle incertezze che circondano la sfida di stasera, una sola certezza, la vittoria del calcio inglese. Come conclude Rossi, i due club «testimoniano di un momento felice del calcio inglese visto che c’era anche il Liverpool in semifinale. Il calcio inglese sta andando forte, a livello di club quest’anno ha dimostrato di avere qualcosa in più».

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