A Massimo Moratti bastano 20 minuti per liquidare l’unico allenatore vincente all’Inter negli ultimi 20 anni. Il più vincente della storia, dopo “il mago” Herrera, con 7 trofei in 4 anni. Appare scontato che un allenatore ingombrante come Mourinho chieda almeno due- tre innesti di peso, e che tra questi cerchi di portare calciatori di sua fiducia. Due i filoni principali: i giocatori del Chelsea e quelli portoghesi.
Tra i big del Chelsea, è noto l’interesse per Frank Lampard, leader del centrocampo dei blues e delle nazionale inglese. Il Chelsea sta proponendo al giocatore un rinnovo faraonico, ma non è detto che il noto feeling tra Mourinho e Lampard non possa portare il centrocampista verso Milano. C’è poi Didier Drogba, punta dinamica e potente, altro uomo insostituibile per il tecnico portoghese, anche se qui va fatta una valutazione anche in funzione del folto attacco nerazzurro. Altri nomi che rimbalzano sono quelli del duttile e coriaceo centrocampista Michael Essien e dell’ala sinistra Florent Malouda, reduce da una stagione piuttosto deludente con il Chelsea.
Tra i connazionali di Mourinho in pole position per un arrivo a Milano c’è Deco, un trequartista di esperienza e qualità che servirebbe come il pane al centrocampo dell’Inter e che il Barcellona lascerebbe partire senza richiedere cifre astronomiche. Si parla quindi di Quaresma, talentuosa (ma mai completamente espressa) ala del Porto, che i nerazzurri seguono da tempo, fino a d arrivare a Paulo Ferreira e Ricardo Carvalho, il primo un esterno destro che potrebbe essere il vice Maicon, il secondo un centrale di qualità, ma che non servirebbe granché al reparto arretrato nerazzurro, già affollato e di ottimo livello. Tutti nomi altisonanti e dai cartellini importanti, per una società che già dovrà pagare un ingaggio elevatissimo al nuovo allenatore (si parla di 9 milioni a stagione) e una buonuscita per Mancini che supererebbe i 15 milioni di euro.



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