Finalmente Amauri. La Juve piazza il colpo, ma quanta fatica. Molti sostenitori della Vecchia Signora non sono contenti dello scarso appeal che la Juve esercita sui giocatori. La trattativa Amauri si è protratta per le lunghe e Flamini è stato soffiato dal Milan. Per non parlare del ruolo di esterno sinistro: Dossena è in procinto di passare al Liverpool, mentre Vargas sembra orientato a finire in riva all’Arno. Nell’affare Amauri (12,5 milioni ai rosanero e 4 milioni di euro all’anno al giocatore) sono stati inseriti Nocerino (a titolo definitivo) e Lanzafame (comproprietà). Nocerino a Torino sarà rimpiazzato dal rientrante Marchisio. Mentre per il settore offensivo i giochi sono ormai fatti: Del Piero, Iaquinta, Trezeguet, Amauri e Giovinco sono cinque attaccanti da Champions. Le sirene del Barcellona stanno tentando Trezeguet (in passato già corteggiato dalla corte blaugrana): se gli spagnoli mettono sul piatto 25 milioni di euro, la dirigenza juventina potrebbe capitolare. In tal caso si punterebbe tutto su Quagliarella, ma non è da escludere l’ipotesi Borriello. Palladino verrà utilizzata come pedina di scambio con Il Genoa (per Konko) o con la Sampdoria (per Palombo o Campagnaro). A centrocampo è stato trovato l’accordo con il forte Xabi Alonso dei Reds, da definire i dettagli con la società inglese. Tramontano, quindi, le ipotesi Palombo e Aquilani (troppo alta la richiesta della Roma). Ranieri coltiva ancora il sogno Lampard, ma l’Inter sembra in pole. Per Aquilani (Soros permettendo) la Juve può mettere sul piatto della bilancia Criscito e Iaquinta, particolarmente graditi a Spalletti. Resta da decidere l’alternativa a Molinaro sulla corsia di sinistra: si punta tutto su Lahm. Criscito, che ha giocato ancora esterno, vorrebbe tornare dopo l’esperienza di Genova. Al centro della difesa con l’arrivo di Mellberg e il recupero di Andrade la rosa è a posto. Possibile che Chiellini venga dirottato nel suo ruolo naturale a sinistra, anche se con Legrottaglie ha raggiunto un’intesa formidabile. L’esonero di Mancini all’Inter ha rimesso sul mercato anche due giocatori che sembravano indirizzati alla corte dell’Internazionale: il brasiliano Mancini della Roma e il jolly Konko del Genoa. Tutto dipende dal modulo scelto da Ranieri: il 4-4-2 sembra stare stretto a un parco attaccanti così fornito. Si potrebbe passare alle tre punte. In tal caso si passa alla difesa a tre o si gioca con un centrocampo a quattro? Gli automatismi non si possono, però, inventare.