Gli ascolti tv hanno ripagato gli sforzi e sono stati buonissimi nelle tappe di montagna, il segmento della Giro all’arrivo nella tappa del Mortirolo si è attestato sul 30% con 3.900.000 telespettatori
Rai. L’organizzazione produttiva di un evento tv come il Giro d’Italia è uno sforzo notevole e la Rai debbo dire che è stata brava: si sta avvicinando come qualità al Tour de France. Le riprese sono state buone, così come la regia che non si è persa mai nulla. L’informazione è stata completa e puntuale. La squadra è rodata e si vede. Voto 8
Auro Burbarelli .Sta prendendo il cuore dei tifosi, non è il mitico De Zan, ha ancora tanta strada da fare, ma è preparato. Ogni tanto qualche scivolone lo fa, soprattutto quando cita i contesti storici e geografici delle città sembra che legga un bigino, ma per lo sforzo gli diamo comunque un buon giudizio. Voto 7
Sigle. Un neo c’è: le varie sigle della trasmissione erano un po’ scialbe come confezione grafica, soprattutto le scritte rosse su sfondo rosso. Voto 5
Ciclisti. Ci può essere il più bel percorso che si vuole, ma se i partecipanti non fanno girare i pedali tutto è inutile. È uno degli sport più faticosi, ma certo i ciclisti non si sono risparmiati e in montagna si è visto. Solo per lo sforzo voto 9
Emanuele Sella. È emerso tra tutti, sue tre tappe di montagna, considerato un ciclista medio, dopo le imprese vittoriose è entrato nei cuori degli sportivi dove ancora forte è il ricordo di Marco Pantani. Speriamo continui così. Voto 9
Pubblico. Gli appassionati sono tanti e si è visto in tv. Le ali di folla che si aprivano al passaggio dei corridori erano impressionanti. Complimenti a tutti coloro che si sono fatti chilometri di fatica (tappe alpine) per vedere passare i ciclisti. Voto 8
Dieci anni fa il re del Giro fu Marco Pantani, ieri al passo del Mortirolo, Cima Pantani, innumerevoli striscioni gli rendevano gloria. In tutte le tappe sono stati tantissimi i cartelli e le scritte sull’asfalto. Una dimostrazione d’affetto enorme, non solo un eroe sportivo, ma un uomo che nonostante la sua tragedia è rimasto nel cuore dei tifosi. Emanuele Sella ce lo ha reso attuale con i suoi scatti e le sue vittorie in montagna, ma il paragone è impossibile. Onore a Marco e ai tifosi che continuano ad acclamarlo.