Emanuel Adebayor è l’obiettivo numero uno della campagna acquisti del Milan, e questo oramai si è capito. La vicenda ricorda da vicino quella di un altro giocatore che milita nel campionato inglese, quel Xabi Alonso oramai vicinissimo alla Juve: c’è la volonta del giocatore di trasferirsi, c’è il desiderio della società ad acquistare, c’è anche l’accordo economico tra le due parti. Ora c’è anche la comunicazione ufficiale alla società che detiene il cartellino del giocatore e, come nel caso del centrocampista iberico, c’è anche l’ok della dirigenza. Quello che non torna è il conto, salatissimo, come c’era da immaginarsi, per arrivare al togolese. Se infatti il Liverpool chiedeva una ventina di milioni per Alonso, i Gunners vogliono praticamente il doppio per l’attaccante. Berlusconi ha già fatto sapere che “costa troppo”, ma durante il mercato estivo le parole degli addetti ai lavori lasciano il tempo che trovano.
Di certo il Milan non sborserà tutti quei soldi per un singolo giocatore e per questo Galliani e Braida lavoreranno in settimana per ottenere un incontro ufficiale con la squadra londinese, per sedersi attorno ad un tavolo e trattare. Già domani i due saranno a Zurigo in occasione della partita della nazionale con la speranza di incontrare Wenger, presente allo stadio per commentare la partita per una rete francese. Ed è proprio l’allenatore il vero ostacolo da superare, vista la sua presa di posizione sin da subito nei confronti dell’affare, giudicato poco pulito come quello di Flamini. Secondo il tecnico, l’agente di Adebayor, Stephane Courbis, sarebbe andato direttamente a Milano per “vendere” il giocatore senza interpellare prima la società, cosa che pure i rossoneri avrebbero fatto. E’ probabile dunque che anche l’agente si veda in settimana con Wenger per chiarire la faccenda e cercare di limare le posizioni del francese.
Una volta calmate le acque, via al lavoro di negoziazione in cui Galiani è padrone.
Ma la dirigenza rossonera lavorerà anche su altri fronti, soprattutto per ingrossare le entrate di un mercato che, nonostante le apparenze, dal punto di vista economico non è stato fin qui niente male: gli arrivi di Zambrotta, Flamini e Borriello e le cessioni di Gilardino, Oliveira, Grimi e Storari segnano un bilancio all’attivo di circa 10 milioni di euro. Galliani cercherà di fare cassa con la cessione di Simic, rivalutato dall’ottima prestazione europea, e dai giovani, che già hanno fruttato svariati milioni (Matri, Marzoratti, Astori, Sammarco, Pozzi, Abate). La pedina più prestigiosa rimanente è Paloschi, che potrebbe fruttare altri 2 milioni di euro. Inoltre il Milan cercherà di inserire nelle trattative con l’Arsenal anche Gourcouff, ceduto in prestito al Bordeaux ma sempre di proprietà milanista. In verità poi i tempi non sono così brevi, visto che il mercato chiude il 31 di agosto. E’ vero anche che Ancelotti vorrebbe avere il togolese e gli altri eventuali nuovi arrivi a Milanello per il 16 luglio, quando inizieranno i lavori per la nuova stagione.
Su gli altri fronti sembra essersi ridimensionato l’appeal catalano: Ronaldinho rimane sempre più una bomba pre-elettorale (probabile la sua destinazione al Chelsea dove ritroverebbe un allenatore amico come Scolari), Eto’o sembra avere preso altre strade e, a meno che il prezzo non scenda, il suo futuro non sarà rossonero. Drogba interessa ancora, il vero ostacolo è l’età: il Milan ofrirebbe un contratto di due anni, l’ivoriano vorrebbe un quadriennale. Da Londra potrebbe invece arrivare il 26enne difensore brasiliano Alex, ideale sostituto di Simic. Andrebbe però chiarita la questione extracomunitari: se non ci fosse la possibilità di tesserarne uno in più, la priorità andrebbe comunque all’attaccante.