Le grandi fanno acquisti e la Roma sembra stare alla finestra, impotente. Questo inizio di calciomercato ha visto una Roma bloccata, forse succube delle vicende societarie e del fatto che la situazione attuale in casa Sensi, dal punto di vista economico, non è delle più rosee.
A tranquillizzare però i tifosi giallorossi ci ha pensato oggi dalle colonne del Corriere dello Sport Bruno Conti. In una lunga intervista il direttore tecnico ha detto che «la Roma si sta muovendo sul mercato e che sta seguendo molti giocatori». Non fa nomi espliciti sui possibili arrivi, ma pone l’attenzione solo su tre nomi: Okaka, Curci e Aquilani. Per i primi due ci saranno da risolvere le comproprietà, per il terzo in settimana ci sarà un incontro con il giocatore e verrà valutato il suo futuro, comprese le insistenti richieste che provengono da Torino, sponda Juve. Aquilani non solo vuole garanzie di carattere economico, ma tecnico: chiede di giocare (titolare) nel ruolo che preferisce, quello di registra arretrato, al fianco di Daniele De Rossi.
Oggi è rimbalzata la notizia, riportata dal tabloid inglese Daily Express, del primo colpo di mercato. Sarebbe l’esterno sinistro del Liverpool, John Arne Riise. Da verificare però se la Juve non sia più interessata al giocatore norvegese, visto che nei giorni scorsi Secco lo aveva inserito nell’operazione Xabi Alonso. Seguito anche in alternativa il nigeriano Taiwo del Marsiglia.
Sempre viva la pista che porta a Totò Di Natale, anche se l’Udinese non vuole abbassare il prezzo, fissato a 12 milioni di euro. Da segnalare, nel caso non arrivasse Soros o una nuova cordata, l’addio di Mancini (Juve o Premier League) e Ferrari che potrebbe essere l’uomo ideale per la difesa del Milan.
Si vocifera di uno scambio tra la Roma e il Napoli. Mauro Esposito non disdegnerebbe di vestire la maglia della sua città natale e come scambio Giampaolo Marino ha messo sul piatto Gennaro Iezzo, che è sicuramente un portiere di esperienza e affidabile come vice Doni. Questo potrebbe liberare Curci che oltre ad essere richiesto da alcune società di serie A e B, risolverebbe alla Roma il problema della comproprietà.