La trattativa per portare Frank Lampad all’Inter ormai è un giallo. “Non posso giocare con un allenatore che mi mente il primo giorno. E’ Finita”, queste le parole del centrocampista inglese che rompe col Chelsea. Un retroscena riportato da La Gazzetta dello Sport racconta di un colloquio avvenuto tra Scolari e Lampard precedentemente l’incontro di lunedi nella sede dei Blues. In quella telefonata Scolari avrebbe detto a Lampard di considerarlo indispensabile, ma che lo avrebbe lasciato partire nel caso fosse arrivato Deco. Lampard aveva già deciso di cambiare aria, deluso dal tira e molla durato 2 anni per il rinnovo del contratto, che scadrà nel 2009, e deciso a seguire l’allenatore a cui deve molto del suo successo: José Mourinho. Dopo la firma del traquartista portoghese Lampard si sentiva quindi nella classica “botte di ferro”. Nell’incontro di lunedì Scolari però cambia rotta e comunica al centrocampista che deve restare. Lampard va su tutte le furie e le dicharazioni di Scolari alla stampa, in cui il tecnico dice che Lampard vuole rimanere al Chelsea a vita, sono la fatidica goccia che fa traboccare il vaso. Lampard, che fino a quel momento non aveva mai alzato i toni, anche per rispetto dei tifosi, rompe definitivamente. L’Inter ha già fatto un’offerta da 10 milioni di euro, il Chelsea per ora rifiuta, comunicando che preferisce trattenere il giocatore per poi perderlo a parametro zero nel corso della prossima stagione. Logica vorrebbe che, vista la rottura ormai insanabile, il Chelsea alla fine ceda, magari dopo aver tirato un po’ sul prezzo. Da non escludere però anche una presa di posizione dura di Abrhamovic che confermi la linea Kenyon e trattenga il giocatore anche controvoglia.



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