Secondo il Corrierre dello Sport, Julio Baptista rimane un obiettivo prioritario della Roma. Che, sul giocatore, ha anche la convinzione di poter avere anche parecchio tempo prima di chiudere la trattativa, visto che Baptista nel recente passato ha rifiutato qualsiasi altra destinazione (Villarreal e Galatasaray), ribadendo in via ufficiosa che se deve andare via dal Real la sua scelta è l’Italia e, quindi, la Roma. Baptista a Spalletti garantirebbe quella fisicità che alla Roma un po’ è mancata negli ultimi anni. E poi assicurerebbe una duttilità tattica che ne fa un giocatore in grado di giocare in tre- quattro ruoli da metà campo in su.
Sul fronte Mutu la roma rimane alla finestra, pronta a sferrare l’attacco decisivo qualora il giocatore riufiutasse il rinnovo. Ieri, intanto, la squadra viola è stata presentata al pubblico, il romeno era assente giustificato insieme a Frey, Vargas e Castellini. Quando il presentatore Piero Pelù ha scandito il suo nome, il Franchi ha risposto in modo non proprio entusiasta. Poi Andrea Della Valle ha lanciato un altro messaggio ottimista sul rinnovo di Mutu fino al 2012. «È una questione di giorni, credo di non avere dubbi». Ma il presidente viola non pronuncia la parola «incedibile», come il ds Corvino: «Noi non pensiamo che Adrian vada via, ma che accetterà il nostro prolungamento. Guadagna troppo? I calciatori devono capire che abbiamo degli equilibri che non possiamo smuovere, in caso contrario prenderemo in considerazione altre soluzioni». Tradotto: la cessione di Mutu è ancora possibile. Prima di presentare un’offerta, la Roma aspetterà il ritorno del giocatore (martedì raggiungerà il ritiro) e le sue mosse con i viola.
Se sfuma Mutu, arriverà comunque un attaccante esterno: Pavlyuchenko non lo è ma può adattarsi, Di Natale e Iaquinta restano piste valide ma complicate. Infine la vicenda Borriello: Ieri mattina si era diffusa la notizia che Adriano Galliani stesse andando ad acquistare Adebayor avendo in tasca una parte del cash grazie alla cessione alla Roma di Borriello. Quando abbiamo riferito la storia ai dirigenti romanisti, la risposta è stata più o meno una risata, seguita da una smentita divertita e secca. Ma Roma al momento ha in testa solo i nomi di Mutu e Baptista, tutti gli altri sono in secondo piano.