Ieri le dichiarazioni di Rosina, oggi la replica del presidente. Il giovane fantasista granata si era detto molto scettico sul mercato del Toro e sui reali progetti di Urbano Cairo, ventilando anche una sua possibile partenza già da questa estate, nel caso la dirigenza non si fosse mossa con decisione sul fronte acquisti. Il presidente, da ottimo conoscitore delle strategie comunicative, non poteva che rispondere al “j’accuse” di uno dei suoi giocatori più preziosi. E l’ha fatto senza riserve, rispondendo a tono alle parole velenose dell’attaccante: «Se è un messaggio cifrato, se l’obiettivo è la cessione, lo dica chiaro, se no faccia il suo. Non ho promesso la luna a nessuno. Ho preso il Toro dal fallimento, non c’era più nulla, dalla B siamo tornati in A al primo tentativo, ci siamo salvati nelle due ultime stagioni e senza tutti gli infortuni che ci hanno perseguitato lo scorso anno avremmo potuto chiudere meglio in classifica. Certo, si può migliorare ed è il mio obiettivo, come dei miei collaboratori. Ma per raggiungere certi traguardi ci vogliono risorse importanti, che abbiamo, ma che non sono illimitate».
In ogni caso l’entusiasmo dell’esperienza granata non è ancora scemata per il presidente di Cairo Communication: «Voglio rimanere per almeno dieci anni, mi sono esposto in prima persona, ci tengo a fare bene, ma un passo alla volta».