Ernesto Bronzetti, consulente del Milan per gli affari di mercato, ha svelato a Sky Tg24 alcuni retroscena dell’affare Ronaldinho: “E’ stato determinante l’arrivo nella sede del Barcellona del fratello di Ronaldinho, suo manager, che ha rinunciato a cifre spaventose proprio perchè il giocatore si vuole rimettere in discussione con il Milan. Aveva cinque anni di contratto al Manchester assicurati a 12 milioni di euro netti ed ha accettato per poco più della metà -spiega Bronzetti- ha rinunciato al 15%, cui avrebbe avuto diritto per le regole vigenti in Spagna sulla vendita dei calciatori, e a cifre paurose”.
Altre indiscrezioni arrivano direttamente da Barcellona. Martedì sera, ore 21 circa, Camp Nou. Il presidente del Barcellona, Laporta, davanti a Galliani e aBronzetti, ritiene siano venute a mancare le condizioni (legate al fatto che il Barça avrebbe dovuto pagare a Ronaldinho il 15% dell’importo totale dell’operazione) per chiudere l’affare. Si alza e se ne va. Galliani lo blocca, e chiama immediatamente Berlusconi. Il Cavaliere lo sprona: «Tieni duro, continua». Laporta è nervoso e maldisposto, di lì a breve si susseguono altre telefonate, fino all’ultima che dà la carica a Galliani: «Resisti, resisti, resisti, ormai mi sono esposto troppo con i tifosi, dobbiamo portare Ronnie con noi a Milanello». Galliani ieri ha ripercorso quegli attimi pieni di tensione: «A un certo punto sembrava davvero saltato tutto. Io, però, anche quando Laporta ha fatto cenno di andarsene, sono rimasto calmo».


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