Luciano Moggi, le polemiche Mourinho-Ranieri riaccendono l’eterna rivalità tra Juventus e Inter, che qualche anno fa viveva da vicino. Un suo giudizio su questa vicenda?
Niente di particolare, ci sono allenatori più rissosi, come Mourinho, altri meno come Ranieri. Dipende dal personaggio. Io preferisco persone come Marcello Lippi e Carlo Ancelotti. L’allenatore del Milan, ad esempio, non farebbe del male a una mosca e cerca sempre di evitare le polemiche.
Passando invece alle società di calcio, quando sento parlare di “stile” mi vien da ridere. Se con questo termine si intende la ricerca del proprio interesse ce l’hanno tutti, se invece ci si riferisce a un modo corretto di comportarsi, non ce l’ha nessuno. Ognuno cerca di fregare gli altri. Per questo parlare dello “stile Juventus” o di quello di altre squadre è una comica, ormai un modo di dire.
A proposito di allenatori che lei conosce bene, pensa che Lippi abbia fatto bene a tornare in nazionale?
Su Lippi sono sempre inattendibile perché siamo grandi amici e abbiamo lavorato assieme dieci anni, raccogliendo tutti i successi possibili. Riesco a parlare solo a suo favore.
L’unico neo di questa sua scelta sta nel fatto che è stato usato come ombrello dalla Federazione, che però non si preoccupa minimamente di coprirlo. Vincere un altro Campionato del Mondo sarà praticamente impossibile. In pratica si è preso un grosso rischio, ma io non posso che augurargli tutto il bene possibile.
Torniamo al Campionato. Chi è ad oggi la “regina” del mercato?
A volte la squadra considerata “regina” del mercato non lo è poi sul campo. Se comunque dovessi scegliere quella che si è mossa meglio premierei l’Inter. Non avendo grandi problemi ha scelto bene, acquistando un ottimo giocatore come Mancini. Si parla anche del possibile arrivo di Quaresma, ma non vedo a questo punto a cosa possa servire. Avevano bisogno di un giocatore con quelle caratteristiche, che saltasse l’avversario nella tre quarti e che creasse problemi nell’area di rigore avversaria. Con il brasiliano hanno risolto il problema e non gli consiglio di creare doppioni nel gruppo. Se è vero che Stankovic ha problemi fisici potrebbero cercare un altro tipo di centrocampista, anche se a mio parere sono a posto: con il rientro di Ibrahimovic, pur con qualche infortunato, possono ripetersi senza problemi.
Un’Inter quindi di nuovo favorita, chi sarà in grado di lottare con i nerazzurri?
Sono convinto che sarà una lotta tra Inter e Milan, subito dietro ci sarà la Roma, mentre Juventus e Fiorentina si contenderanno il quarto posto. Il Milan deve dimostrare sul campo di essere all’altezza dell’Inter, ma non ripeterà certo le prestazioni della scorsa stagione. Dietro queste cinque non vedo squadre “rivelazione” che potranno stravolgere gli equilibri, anche se il Palermo farà molto più dello scorso anno.
Quali sono i dubbi che il Milan dovrà sciogliere?
Per tornare a lottare a certi livelli il Milan deve innanzitutto dimostrare che Ronaldinho possa inserirsi nell’attuale modulo di gioco. Kakà è un campione che però gioca negli ultimi 30 metri, Pato potrebbe diventarlo e occupa la stessa zona del campo. Se ci aggiungiamo Dinho il gioco di squadra potrebbe soffrirne, al di là delle acrobazie simpatiche che farà sicuramente, per la gioia del pubblico. Per sostenere questi tre servirà sicuramente un centrocampo fortissimo.
L’acquisto di Ronaldinho non l’ha convinta del tutto?
Pur essendo un campione bisogna capire in che condizioni è realmente e come mai è stato mandato via dal Barcellona. È stato offerto in pratica a tutto il mondo. Sicuramente farà divertire i tifosi, ma tra questo e i risultati c’è una bella differenza. Al loro posto avrei puntato sul portiere, ruolo in cui sono scoperti. I rossoneri dovevano comprare Buffon quando la Juventus andò in serie B: sono occasioni che capitano una volta nella vita. Adesso devono accontentarsi di un buon portiere, anche se non eccezionale, come Abbiati.
Per il resto, la difesa non preoccupa più di tanto: se Nesta sta bene è inutile spiegare che tipo di giocatore sia. Zambrotta è un acquisto importante che migliora decisamente la qualità del reparto, mentre Kaladze ha dimostrato di essere un buon giocatore.
Tra le due milanesi non potrà alla fine spuntarla la Roma?
Un anno in più di esperienza per una squadra che già aveva un gioco bellissimo può fare solo bene. Il gruppo è unito, ben amalgamato e pieno di giovani. Per poter vincere lo scudetto però, la Roma avrebbe dovuto prendere un giocatore come Ibrahimovic o Toni. Serviva un centravanti con quelle caratteristiche, in grado di tenere alta
Il suo pronostico vede Juve e Fiorentina fuori dai giochi. Come giudica il mercato di queste due squadre?
La Juventus ha preso giocatori che sostanzialmente non modificano l’assetto della squadra. Se funzionerà l’asse portante le cose andranno bene. Sono però i soliti nomi: Buffon, Chiellini, Legrottaglie (se sarà in grado di ripetersi), Camoranesi, Nedved, Trezeguet, Del Piero. Dubito sul fatto che ripeteranno i risultati dell’anno scorso.
La Fiorentina invece si è rinforzata più nel numero che nella qualità, ma anche questo ha la sua importanza in una stagione con i preliminari, in cui serviranno molti giocatori. I rinforzi, i giocatori freschi che dalla panchina potranno dare un contributo, saranno determinanti per superare i preliminari ed essere competitivi in campionato.
Rimango dell’avviso che nessuna delle due possa però lottare per lo scudetto o per raggiungere la finale di Champions.
Se il mercato bianconero è per ora a suo avviso da bocciare, i tifosi non possono sperare in un qualche altro colpo?
I colpi di questo mercato saranno pochi. Da quel che leggo pare che la Juventus sia davvero intenzionata a prendere Stankovic. Sarebbe una vera e propria sciocchezza. Questo giocatore, accompagnato dal suo procuratore, firmò con me un contratto per vestire la maglia bianconera, dopodiché entrambi sparirono per due o tre mesi. Si venne poi a sapere che avevano firmato per l’Inter di Mancini. Comprarlo adesso è un affronto alla piazza, ai tifosi, ma anche all’immagine della Juventus. Chi rifiuta la Juventus non può giocare nella Juventus.
Non ho poi capito la vendita di Almiron alla Fiorentina, una squadra che come la Juve avrà i preliminari. Con questo impegno tutti sanno che la squadra avrà molto stress a inizio stagione, andrà presto in forma e calerà inevitabilmente verso la fine del girone di andata. Almiron, pur non essendo un campione, faceva molto più comodo quest’anno rispetto all’anno passato. La mancanza di rincalzi a livello internazionale si farà sentire.
In una precedente intervista ci aveva segnalato l’acquisto da non farsi scappare: Mario Gomez, attaccante che però è rimasto allo Stoccarda. Evidentemente nessuno l’ha ascoltata…
Non è solo un buon attaccante, è molto di più. Tra l’altro è giovane: classe ‘85. Non tutti però seguono il calcio internazionale. Il bello di questo sport è saper approfittare delle lacune altrui. Evidentemente al momento non c’è nessuno in grado di farlo.
A livello europeo chi si è rinforzato di più? Chi vede come favorito per
Direi di nuovo Manchester e Chelsea. I Blues sono un’ottima squadra e avranno Scolari, un allenatore magari meno forte di Mourinho, ma molto più socievole e che non riempie i muri di casa con le sue fotografie. Penso sia una delle migliori squadre, assieme all’Inter.
Da ultimo, un consiglio agli arbitri per il prossimo campionato?
L’unico consiglio che posso dare è quello di non ripetere gli errori dell’anno scorso. In un anno hanno raggiunto gli errori commessi negli ultimi cinque. Spero che non si ripetano.